Vento solare, scoperto il motore che lo accelera e lo riscalda

Questa scoperta è stata possibile andando ad analizzare il campo magnetico dello stato elettrificato rilevato dalle sonde Solar Orbiter e Parker Solar Probe rilevate nel 2022

Redazione
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Ci sono novità dallo spazio. Si tratta di una ricerca elaborata grazie ai dati raccolti dalla sonda Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea e dalla sonda Parker Solar Probe della Nasa. Si è scoperto il “motore” del vento solare. Si tratta dell’energia necessaria per riscaldarlo ed accelerarlo che proviene da grandi fluttuazioni del campo magnetico del Sole. Il vento solare, flusso continuo di particelle proveniente dal Sole, esce dall’atmosfera e fluisce in direzione della Terra, abbracciandola. La collisione che si crea innesca le aurore che dipingono i cieli.

Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, ne evidenzia gli effetti messi in atto sulla Terra. Lo straordinario lavoro svolto dalle sonde ha visto quella americana intervenire ad una distanza di 9 milioni di km dal Sole e attraversandolo per prima. Mentre la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea è stata fatta arrivare un paio di giorni dopo, per ottenere così la possibilità di campionare il flusso in diverse fasi.  

Onde di Alfven

Quello che è emerso riguarda principalmente il fenomeno del vento solare, un flusso costante di particelle cariche. Quest’ultimo esce lentamente dall’atmosfera solare, definita corona, per poi aumentare la propria velocità mentre si allontana dalla stella, fino a raggiungere i 500 km al secondo. Con il passare del tempo varia anche la temperatura. Inizialmente, si aggira intorno ai al milione di gradi e poi inizia a raffreddarsi, raggiungendo una densità minore con la sua espansione.

Questo effetto è possibile grazie alle oscillazioni del campo magnetico, nominate onde di Alfven. Il primo autore della ricerca, Yeimy Rivera del Center for Astrophysics Harvard & Smithsonian del Massachusetts, ha sottolineato come lo studio portato avanti, abbia dato la possibilità di definire il modo in cui agiscono queste onde. E’ stato, inolte, essenziale per poter confermare ciò che in passato era solo stato ipotizzato, ovvero che le onde di Alfven fossero un’incredibile fonte di energia.

La scoperta

Dalla ricerca si evince che in un gas ordinario come l’aria presente sulla Terra, le onde sonore sono le uniche che possono esprimersi. A contatto con un’alta temperatura, come quella caratteristica dell’atmosfera del Sole, il gas muta e cambia il proprio stato passando ad uno elettrificato. Da questo momento il gas è denominato come plasma e rispondente ai campi magnetici.

Da questo fenomeno ne deriva la formazione di onde che accumulano energia che poi viene veicolata attraverso il plasma formatosi. Questa fenomenale scoperta è stata possibile grazie all’analisi del campo magnetico dello stato elettrificato rilevato dalle sonde Solar Orbiter e Parker Solar Probe rilevate nel 2022. 

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