Il giornalista reggino Domenico Grillone con il suo reportage “Axé, Salvador”, ci catapulta tra i suoni, i colori e il calore di Bahia
Un travolgente viaggio tra le bellezze di Salvador de Bahia. Venti intensi giorni, una full immersion tra suoni, immagini e musica: è quello che ci regala con il suo reportage “Axé, Salvador – Appunti di viaggio dal cuore nero del Brasile”, il giornalista Domenico Grillone abile a raccontare Bahia, uno stato nel nord-est del Paese sudamericano. Chi vede il documentario, viene piacevolmente catapultato per le strade di Salvador tra i suoni dei tamburi, i colori, il calore della sua gente.
“Questa è la quinta volta che vado in Brasile, una terra che amo e conosco da più di 20 anni – afferma il reporter Grillone -. Racconto il fascino e la grandezza di una terra ma anche, metto a nudo una situazione complessa dal punto sociale quella di Salvador, che parte da un dato ben preciso: il 37% degli schiavi neri deportati dall’Africa nelle Americhe furono condotti proprio in Brasile e la maggior parte di loro entrava in Sudamerica passando proprio da Bahia, dal suo porto per poi, essere condotti nelle piantagioni disseminate nell’intero Paese. Camminando per le strade della capitale bahiana, si coglie subito quel sincretismo culturale ma, soprattutto, religioso che ha fatto e fa di Bahia, una città davvero unica al mondo”.
Il giornalista tra centinaia di giovani, ammira e ovviamente, filma i progetti sociali realizzati grazie alla scuola Olodum che ha permesso di farli diventare professionisti, ottimi ballerini, coreografi, attori, oltre che musicisti. Ma tante sono le cose da mostrare e vivere e Grillone ci porta a visitare l’atelier d’arte di Ricardo Miranda, l’ascensore Lacerda (una struttura alta 72 metri, costruita a dicembre del 1873 che collega la piazza Tome de Sousa, nella città alta, nel quartiere del pelourinho, alla piazza Cairù, nella città bassa), il mercato Modelo che occupa l’edificio dell’antica dogana, altro punto ricercato dai turisti. E ancora, la basilica “Senhor Bom Jesus do Bonfim“, il santo più venerato di Bahia, uno dei tanti quartieri residenziali di Salvador, “dove qui è tutto in ordine, sembra di attraversare un moderno quartiere di una delle tante città europee, ma le favelas non sono così distanti dal centro” – ci tiene a precisarlo Grillone.
Dal Museo d’arte moderna di Bahia (Mam-Ba), si sposta a Praia do Forte, situata a 75 km a nord di Salvador, una spiaggia che ospita un progetto conosciuto in tutto il Brasile, “Il Projeto Tamar”, che si traduce nel programma nazionale di difesa delle tartarughe marine, compresa la loro schiusa estiva, realizzato da un’associazione non governativa e Praia de Guarajuba, un’altra spiaggia molto ricercata dai turisti.
“La vita notturna è tra le cose più interessanti della capitale: tantissimi giovani, ma anche famiglie, si godono ogni sera uno spettacolo sempre differente, si respira la vera atmosfera di Salvador – aggiunge Grillone -. Musica a tutto volume, improvvisate Roda di Samba tra i tavolini dei locali, artisti emergenti che si alternano ogni ora per offrire quelle sensazioni ed emozioni che solo la MPB (musica popular brasile ira), riesce a trasmettere. I miei appunti di viaggio per adesso finiscono qui ma rientro a Reggio Calabria ancora più arricchito rispetto ai miei precedenti viaggi in Brasile. Il suo cuore, quello autentico delle radici, vive qui, in questo luogo magico, di grande bellezza, dove l’essenza della vita spirituale non sta nel chiamarsi buddista, cristiano, candomblecista o quant’altro. L’essenza della spiritualità, come mi ha ripetuto un vecchio saggio incontrato proprio durante una delle mie tante passeggiate sul lungomare, è purificare il cuore, trasformare l’invidia in generosità, il buio in luce, l’egoismo in servizio, l’odio in amore. AXE SALVADOR!”
Il reportage sarà presentato nei prossimi giorni nei locali dell’associazione Cartoline Club di Reggio Calabria.
Di seguito il Trailer
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