Un anno di giunta preludio positivo

Mario Campanella
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Un primo bilancio sull’attività amministrativa della Regione Calabria

Un anno dopo l’inizio della giunta Occhiuto il bilancio non può che essere molto positivo.

Tante cose sono state realizzate e tante altre sono in cantiere, nella speranza che possano essere concretizzate velocemente sulla base di una naturale convergenza con il nuovo Governo.

Roberto Occhiuto ha saputo interpretare con decisionismo il suo ruolo, iniziando con il mettere mano a situazioni incresciose, cominciando dal settore sanità su cui parleremo a parte.

I 215 milioni di euro ottenuti per l’ammodernamento dei tre aeroporti sono l’ultima chicca di un attivismo che ha prodotto risultati nei vari segmenti.

Il turismo ha fatto registrare un notevole incremento di presenze, nell’ambito di una riorganizzazione complessiva.

Sui fondi per l’agricoltura si è registrata una progressiva azione di consolidamento destinata a sfruttare al massimo le risorse disponibili.

Interessante anche i risultati ottenuti in materia ambientale, con la riduzione concreta degli incendi estivi e la messa a punto, finalmente, di un piano operativo per il mare pulito che nel prossimo biennio dovrebbe portare a risoluzione la questione del Tirreno cosentino.

Come commissario della sanità il Presidente ha sbloccato l’iter dei concorsi che, già da qui a fine anno, consentirà di implementare la forza lavoro e di risolvere il problema del precariato storico.

Occhiuto ha davanti un quadriennio che potrà far registrare passi decisivi per l’attuazione del suo programma

Intanto vedremo cosa sarà del decreto Calabria, che scade a novembre, e dei commissari nominati a maggio.

Il Governatore non sarà tenero nei confronti di quelli che non hanno raggiunto gli obiettivi.

Il piano delle opere pubbliche ha visto anche la modifica straordinaria dei percorsi di alta velocità, in grado di perfezionare un aggancio reale con il resto del Paese.

Il rapporto con le forze alleate sembra destinato a un miglioramento ulteriore, con nuovi interlocutori di governo assai utili per concretizzare l’azione amministrativa.

Occhiuto è ormai un leader nazionale del suo partito e questa cosa, tra qualche mese, sarà ancora più evidente, facilitando il rapporto diretto con Giorgia Meloni.

I ritardi fisiologici di una macchina lenta come quella regionale sembrano essere destinati ad un superamento e il rimpasto non porterà problemi.

Non tutto è rose e fiori e non era pensabile che potesse essere così dopo un solo anno.

La partenza, però, è stata buona e le premesse per continuare ad andare bene ci sono tutte.

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