Le promesse di Trump e la foto dalla Casa Bianca: “I voli per gli espatri sono iniziati”

Mentre sono stati avviati gli ordini di espatrio per i migranti che hanno attraversato illegalmente il confine, Trump annuncia il ricorso contro la decisione del giudici di bloccare l'abolizione dello Ius Soli

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Una foto e poche semplici parole a costituire un messaggio diretto. Un gruppo di nove immigrati, incatenati in fila uno dietro l’altro, mentre vengono condotti da un agente all’aereo militare che li rimpatrierà. “Promosse fatte, promesse mantenute” su scritta sull’immagine che prosegue: “I voli per gli espatri sono iniziati“. A condividere il post sui social è la Casa Bianca, mentre un altro post della portavoce, Karoline Leavitt ha aggiunto che “proprio come promesso, il presidente Trump sta inviando un forte messaggio al mondo: coloro che entrano illegalmente negli Stati Uniti affronteranno serie conseguenze“.

La foto pubblicata arriva in seguito alla conferma da parte del Pentagono del primo dispiegamento di altri 1500 militari sul confine effettuato dopo la dichiarazione di emergenza nazionale emessa dal presidente nel suo primo giorno di mandato. L’obiettivo che Donald Trump vorrebbe raggiungere conterebbe i 10mila militari. Le misure definite nell’ordinanza prevederebbero, infatti, anche l’invio di aerei militari adibiti all’espatrio dei migranti presenti nei centri di detenzione al confine nonché di coloro che verranno fermati in futuro.

I raid effettuati, sono avvenuti a East Boston, in New Jersey, a Chicago e a New York. Stando a quanto riferito dalla Cnn sulla base di fonti del dipartimento della Sicurezza Nazionale, gli aerei messi a disposizione sarebbero partiti dal Biggs Army Airfield ieri sera rimpatriando 75-80 cittadini del Guatemala che, di recente, avevano oltrepassato illegalmente il confine. Inoltre, secondo quanto trasmesso da fonti militari, gli aerei da trasporto impiegati sarebbero 4, due C-17 e due C-130 e sarebbero stati trasferiti nei giorni scorsi nella base militare da San Diego e El Paso.

Trump e la stretta sullo Ius Soli

Al contempo, Trump ha annunciato il ricorso contro la decisione del giudice federale di Seattle che ha bloccato temporaneamente l’ordine esecutivo per abolire lo Ius Soli. Il diritto di cittadinanza per chi nasce negli Stati Uniti è sancito dalla Costituzione e il giudice John C. Coughenour ha ritenuto “incostituzionale” l’ordine esecutivo inviato dal Tycoon.

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