Superbonus, De Luca: “Così si ferma la ricostruzione post-sisma”

Red
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Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione richiama la governatrice Tesei: “Sono a rischio 500 imprese” 

“La destra al governo ha preso una decisione gravissima che rischia di tradursi in un vero e proprio disastro”. Non piace a Thomas De Luca, capogruppo regionale in Umbria del Movimento Cinque Stelle, la decisione del governo di cambiare in corsa le regole del Superbonus. 

“Chiediamo con forza alla presidente Tesei di rompere il silenzio e prendere posizione al fianco di imprese e cittadini umbri di fronte alla sciagurata decisione del governo Meloni di bloccare sconto in fattura, la cessione dei crediti d’imposta per bonus edilizi e la possibilità di acquisto degli stessi da parte degli enti locali. Una scelta che può avere effetti tragici su 500 imprese a rischio fallimento e 2.700 lavoratori, ma anche bloccare la ricostruzione post sisma. Il Superbonus ha rappresentato un importante motore per la ricostruzione nei comuni del cratere. Solo lo sconto in fattura in Umbria ha generato tra il 2021 e il 2022 circa 1 miliardo di euro solo con il Superbonus 110% e circa 2 miliardi con gli altri bonus. Secondo il centro di ricerche economiche sociologiche e di mercato per l’edilizia, il Superbonus ha generato quasi un terzo del Pil della Regione. Cancellarlo di colpo, dalla sera alla mattina, rappresenta un terremoto nel terremoto. L’Umbria rischia di pagare un prezzo altissimo per quella che nella migliore delle ipotesi potremmo definire una dimenticanza, nella peggiore una tragica sottovalutazione”. 

“La decisione del governo è insensata anche alla luce di quanto affermato nei giorni scorsi da Eurostat e cioè che il Superbonus non genera debito pubblico anche nel caso della cessione dei crediti, che siano considerati pagabili o meno. Le associazioni di categoria stimano che la cifra dei debiti incagliati in Umbria si aggiri intorno alla cifra di 250 milioni di euro. Una cifra che la Regione Umbria potrebbe pienamente acquistare in compensazione e nei limiti della sua capienza fiscale e contributiva. Il blocco dei crediti può avere un impatto sull’economia potenzialmente devastante e ci chiediamo cosa vuole fare la presidente Tesei visto che il suo stesso partito sulla difesa del Superbonus a tutela di aziende e lavoro aveva incentrato l’ultima campagna elettorale delle politiche. Una volta tanto la presidente Tesei faccia sentire la propria voce, difenda le imprese e i cittadini dell’Umbria, batta i pugni sul tavolo anziché chinare il capo per l’ennesima volta di fronte alle bugie del suo partito”.

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