Salvini a Milano: “La Lega ripudia la guerra”, ma per il Generale “va scatenato l’inferno”

I due volti del Carroccio si dividono il palco di Milano. A meno di una settimana dalle europee la visione di Salvini e Vannacci sulla guerra non potrebbe essere più diversa

Redazione
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A meno di una settimana dalle elezioni europee il leader della Lega, Matteo Salvini, e il generale Roberto Vannacci si sono divisi il palco della manifestazione nazionale di Milano. Prima di loro, hanno preso parola i governatori da Zaia a Fontana, che hanno parlato di autonomia. Poi tutti i ministri della Lega, ad eccezione di Giancarlo Giorgetti per motivi personali.

Salvini e Vannacci: i due volti contrastanti della Lega

Dal palco, il volto del Carroccio si è detto certo che la Lega stia recuperando consensi, perché “coerente” nel chiedere meno all’Europa e anche per la posizione sulla guerra, a dispetto del generale candidato: “La Lega fa una promessa sacra, mai un soldato italiano a combattere in Ucraina o in Russia. Non possiamo lasciare ai nostri figli la terza guerra mondiale e nucleare sull’uscio di casa“.

I gruppi della Lega alla Camera e al Senato proporranno dei documenti per impegnare tutto il Parlamento a rispettare l’articolo 11 della Costituzione. l’Italia ripudia la guerra” ha affermato Salvini a Milano. Una visione che si scosta dalle parole del generale Vannacci, che afferma: “L’8 e il 9 giugno sapete cosa fare: andate alle urne, votate per la Lega e scrivete il nome Vannacci sulla scheda. Al vostro segnale scateneremo l’inferno“. Al Nord, Roberto Vannacci è in fondo alle liste della Lega per le Europee. Il generale ha poi rivendicato il suo stile, richiamo alla Decima Mas compreso: “Siete la mia decima legione. Votate Lega, scrivete Vannacci e al vostro segnale scatenerò l’inferno“.

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