La piadina romagnola Igp conquista un nuovo traguardo: nel 2023 ha superato per la prima volta il valore di 60 milioni di euro. Lo rivela il rapporto Ismea-Qualivita 2024, presentato di recente a Roma. La crescita rispetto all’anno precedente è del 6,2%, confermando un trend positivo che ha visto il valore del prodotto regionale aumentare da 53 milioni nel 2021 a 62 milioni nel 2023 (+17%).
Significativi anche i dati degli ultimi dieci anni, che mostrano un incremento della produzione dalle iniziali 6.778 tonnellate nel 2014 alle 25.675
tonnellate dello scorso anno.
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Un prodotto leader anche su scala nazionale
La piadina romagnola si attesta fra i prodotti certificati più apprezzati e richiesti in Romagna, dove si colloca al quinto posto dopo il Parmigiano Reggiano Dop, il Prosciutto di Parma Dop, l’Aceto Balsamico di Modena Igp e la Mortadella di Bologna Igp, prodotti conosciuti e amati ben al di là dei confini dello Stivale.
Ma la crescita del successo del “pane della Romagna” non si estende soltanto a livello regionale, bensì anche su scala nazionale. Non a caso, la piadina è per gli italiani un classico pasto veloce che, nella sua semplicità, garantisce un pranzo o una cena sani e con pochi ingredienti.
Non a caso ha trionfato, meritandosi il secondo posto, anche nella voce “Altre categorie Dop e Igp”, in cui, oltre ai panificati figurano anche le categorie della pasta, della pasticceria e del cioccolato. Un prodotto, insomma, che si conferma a pieno titolo fra quelli più amati di sempre nella nostra tradizione.
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