Mattarella in Montenegro incontra Milatovic: “Serve un mondo che rispetti il diritto internazionale”

Il Presidente della Repubblica ha sottolineato come sia "indispensabile" l'allargamento dell'Ue ai Balcani occidentali. Ha auspicato che "la Russia torni a rispettare il diritto e la carta Onu", e una "pace giusta, non fittizia" in Ucraina

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha iniziato la sua visita istituzionale di due giorni in Montenegro, dove “l’intensità della cooperazione che intercorre tra i nostri Paesi dimostrano la solidità dell’amicizia storica tra Italia e Montenegro“. Così, il Capo di Stato, parlando a Cettigne dopo i colloqui intrapresi con il Presidente montenegrino, Yacov Milatovic, ha ricordato anche la sua visita nel Paese risalente al 2015.

Dopo gli onori militari, ha preso il via il colloquio fra i due capi di Stato. Al termine si sono tenuti i colloqui allargati alle delegazioni. Successivamente, la conferenza stampa congiunta. Tra i temi affrontati, l’ingresso del Montenegro e dei Balcani occidentali nell’Unione europea è stato principale scopo del viaggio del Presidente italiano.

L’Italia – spiega il Capo dello Stato – è convinta dell’indispensabilità e dell’urgenza” di tale iniziativa, dove l’obiettivo del 2028 sarebbe “un obiettivo praticabile” e il Montenegro è in posizione “avanzata” in questo iter. Anche per questo motivo lo Stato italiano manterrebbe l’impegno nel sostenere e nel fornire assistenza e collaborazione.

Milatovic: “Grande sostegno dell’Italia”

Incommensurabile il sostegno dell’Italia – ha sottolineato Milatovic – per quanto concerne l’allargamento dell’Ue a tutti i Paesi dei Balcani occidentali. L’obiettivo, infatti, in Montenegro “lo abbiamo chiaramente stabilito, vogliamo diventare membri dell’Unione europea a pari diritto nel 2028“. Proprio nel 2028, l’Italia presiederà l’Ue e perché non dirlo ossia che insieme desideriamo che si possa celebrare nel 2028 “l’adesione e la nostra partecipazione di diritto all’Ue“.

Mattarella: “L’auspicio è che la Russia torni a rispettare l’Onu”

Da tre anni a questa parte – ricorda il Capo di Stato – la posizione dell’Italia è nitida, limpida, chiarissima, quella dell’invito del ristabilimento del rispetto del diritto internazionale, del rispetto della sovranità di ogni Stato”, piccolo o grande che sia.

Questa ferma vigorosa affermazione è stata alla base del sostegno che l’Italia con l’Ue e gli Usa ha assicurato all’Ucraina“, una posizione che è stata sempre accompagnata dall’auspicio che la Russia “torni ad assumere il suo ruolo nel rispetto dei principi della sovranità degli Stati“. Questo è un auspicio, che per Mattarella rappresenta il “rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”.

Rispondendo a una domanda riguardo vertice di Parigi dedicato al conflitto in Ucraina, Mattarella ha detto che “l’auspicio è per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo“.

È utile ricordare che quando l’Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente – dice Mattarella – disponeva di una grande quantità di armi nucleari“. Su sollecitazione di Usa e Russia, infatti, l’Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari. A fronte di quello nel trattato sottoscritto l’Ucraina registrava l’impegno di questi Paesi a rispettarne e garantirne indipendenza e integrità territoriale, “noi vorremmo che si ripristinassero quegli impegni ed accordi”.

Mattarella, la lotta per la legalità

La lotta alla legalità – come ha ricordato il presidente – è fatta per il futuro dei nostri giovani ed è un omaggio ai martiri che hanno lottato e che hanno lasciato un patrimonio per la legalità”.

In programma anche la partecipazione all’inaugurazione della mostra dal titolo “Montenegro e Italia: incontro di due popoli“.

Ieri pomeriggio, al suo arrivo in Montenegro, il Capo di Stato ha detto che “gli italiani che vivono e operano all’estero sono il modo in cui il nostro Paese si presenta nella quotidianità, nella vita concreta. Questo è un paese per noi particolarmente importante, siamo non separati ma uniti dall’Adriatico“, ha affermato Mattarella incontrando una rappresentanza della comunità italiana in Montenegro. “L’attaccamento del Montenegro al nostro Paese è crescente, significa che l’esempio dei connazionali che operano qui è apprezzato. Ve ne sono grato, auguri per quello che fate“. 

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