Dandy Turner in ESCLUSIVA: “Sei bella come Roma è diventata iconica”

A parlare in ESCLUSIVA ai nostri microfoni è stato il giovane cantante romano, Dandy Turner, autore del pezzo 'Sei bella come Roma'

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La musica è stata fin da sempre uno dei più potenti mezzi di comunicazione. È incredibile come una voce, una melodia e un testo accurato riescano a mettere insieme i cuori di milioni di persone. Questo lo si nota ancor di più se il pezzo parla di un vissuto nel quale molti si rivedono. La narrazione di una situazione, di un’esperienza, di un determinato evento del passato, dunque, spesso e volentieri fa entrare in empatia l’ascoltatore e l’artista, facendoli navigare sulla stessa linea d’onda.

Questo è uno dei tanti segreti del successo di Nicholas Lucarini, in arte Dandy Turner, artista romano che, nonostante la sua giovane età, si è affermato nel corso degli anni all’interno del panorama capitolino e non solo. Queste le sue parole in ESCLUSIVA: “Sono un ragazzo come gli altri, ho 25 anni, sono nato e cresciuto a Roma Est. Mi sono appassionato alla musica e ho fatto della mia passione un lavoro tra virgolette. Sono semplice, ho sogni e ambizioni, vivo una vita tranquilla come un classico ragazzo di 25 anni. Mi sono avvicinato al mondo della musica fin da piccolo. Io ho mia madre che suona e cantava anche in giro per l’Italia quindi mi ha messo il microfono in mano da quando avevo tre anni. Durante l’adolescenza ho ascoltato tantissima musica e verso i 15 anni ho iniziato a fare musica seriamente. Da lì nel 2018 è nato il progetto Dandy Turner perché all’inizio mi chiamavo solo Dandy. Ho iniziato a scrivere canzoni d’amore perché ho visto che le persone mi dicevano che queste canzoni piacevano. Alla fine l’ho fatto e ha funzionato”.

Un nome d’arte singolare, ma che in realtà nasconde un duplice volto. Da una parte l’amore per le macchine, i soldi e via dicendo e dall’altra il desiderio di poter avere la fortuna, all’interno di un quadro delicato come quello familiare, di essere come Timmy Turner. Queste le sue parole: “Il mio nome d’arte? Ho sempre sognato di essere una sorta di Dandy, circondato da donne, macchine, soldi, abbigliamento. Invece Turner perché sono cresciuto con i miei nonni, essendo i miei divorziati, quindi passavo molto tempo con i miei nonni e guardavo sempre i Due Fantagenitori. Quella situazione di stare lontano da mamma mi faceva stare un pochino così quindi desideravo essere come Timmy Turner”.

Dandy Turner: ‘fare musica mi fa star bene’

Ciò che rende la musica speciale è, senza ombra di dubbio, il significato che ognuno di noi le attribuisce. Ogni canzone, ogni melodia, ogni strofa è ricollegabile a un trascorso della nostra vita che da personale diviene condiviso e ci permette di staccare dalla quotidianità, facendoci immergere in un mondo tutto nostro. Anche nel caso dell’artista tutto ciò diviene una valvola di sfogo: “Fare musica mi fa stare bene, ma anche il fatto che le persone si rivedono in ciò che scrivo. Per me è anche uno sfogo alla vita di tutti i giorni, stacchi durante le ore in studio, quando scrivi delle cose tue con la testa esci un attimo ed esci dalla quotidianità. C’è chi gioca a pallone, chi fa palestra e chi magari fa canzoni o tutte insieme anche”.

Ha poi continuato Dandy Turner: “Momento di difficoltà? Quando stavo in hype poi ho cambiato etichetta e dovevo compensare i numeri che facevo in passato. Quando sono uscito fuori avevo 19 anni, ero piccolo e vedere i tuoi pezzi che passano da 20 milioni a 100 mila ti fa buttare giù. Crescendo però non dai valenza a quello, ma a ciò che arriva al pubblico. Tornassi indietro non firmerei contratti, rimarrei indipendenti e ci andrei più con i piedi di piombo con le relazioni. Ogni cosa che succede è per un motivo quindi è inutile rimuginare sulle cose. Il successo? Sono sempre stato introverso, ma non ho mai rifiutato foto a meno che non stavo sul palco, facevo la foto con 200 persone e con quella subito dopo non ci sono riuscito perché dovevo andare via per lasciare il palco agli altri.”.

Il repertorio di Dandy Turner

Dandy Turner ha scritto e pubblicato moltissimi pezzi, d’amore e non, ma ce ne sono alcuni che, nonostante il passare degli anni, rimangono impressi nei cuori dei suoi fan. Sicuramente tra questi c’è Polaroid, risalente al 2019, che rappresenta l’inizio dell’exploit del giovane cantante romano. Da lì in poi tra i grandi successi da annotare c’è Troppi Sguardi e Sei Bella Come Roma, divenuta iconica tra le fila della Città Eterna.

“Polaroid? Si tratta dell’inizio di tutto, dentro c’è una sofferenza, c’è il raccontare ciò che provavo ed è uno dei miei pezzi preferiti. Mi rappresenta a pieno perché è l’inizio di tutto, dove avevo i sogni e non c’era l’essere fermato in strada. Lì ci ho messo tutto me stesso. ‘Troppi Sguardi’ invece spacca di più di ‘Sei Bella Come Roma’. ‘Sei Bella Come Roma’ è diventata iconica, molti turisti la usano quando vengono qui, però ‘Troppi Sguardi’ ti dà più vibrazioni. Nonostante ciò, piace di più ‘Sei Bella Come Roma’. Questa è una canzone che nasce da una sofferenza perché avevo questo pezzo in uscita, che era ‘Chanel’, che non mi stava streammando ed essendo abituato ai numeri di prima mi chiedevo come fosse possibile tutto ciò. Quindi mi chiudo un mese a casa, mangio davanti al computer e mi viene questa ispirazione perché mentre scrivevo stava piovendo e dico ‘Sta piovendo da mezz’ora…no vabbè che hit’. Poi ci stava il trend di pariolina-bora, ho deciso di introdurlo e girandola al mio vecchio producer abbiamo deciso di farla. Il resto lo sappiamo, è andata subito”, ha commentato Dandy Turner.

Dandy Turner e il feat dei suoi sogni: Topo Gigio, Lazza, Sfera e Gazzelle

Nonostante i grandi successi del passato, per Nicholas è il momento di guardare avanti. Un futuro fatto di nuovi progetti e magari anche di un nuovo disco. Queste le parole di Dandy Turner: “Nuovi progetti? Sto lavorando a un botto di cose e bisogna capire se uscire a singoli oppure fare un disco. Era programmata l’uscita di un disco, ma alla fine ci ho ripensato perché voglio che le cose vengano in una certa maniera. Alcune volte però ho sbagliato anche io a fare uscire pezzi solo per sperimentare e vedere la reazione delle persone”.

Ha infine concluso: “Feat dei miei sogni? Io mi sento molte cose italiane, ti direi Sfera, Lazza, Gazzelle quindi i classici. All’epoca ti avrei detto Gemitaiz, ma ha cambiato stile. Relativo al Festival di Sanremo di quest’anno ti direi Topo Gigio, con lui farei un feat, ma non con Lucio Corsi perché non mi piace. Per quanto riguarda l’edizione di quest’anno mi è piaciuto molto Fedez, Achille Lauro, Cristicchi”.

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