Zuppi su Medio Oriente e Ucraina: “Rammendare i conflitti garantendo i diritti ai popoli”

Il cardinale è intervenuto sui conflitti a margine della Conferenza Episcopale Italiana a Genova: “Hamas è il male della Palestina. Necessaria una leadership autorevole”

Redazione
3 Min di lettura

Le guerre continuando ad alimentarsi e al conflitto russo-ucraino si è aggiunto anche quello in Medio Oriente scoppiato il 7 ottobre. La situazione è al collasso e la chiesa è preoccupata per le migliaia di persone che ogni giorno ne pagano le conseguenze. È intervenuto sulla guerra di Gaza l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi: “Bisogna garantire una soluzione che rispetti i diritti delle due parti”.

Secondo l’ambasciatore ecclesiastico: “E’ necessaria una leadership palestinese autorevole, in grado di difendere il suo popolo. Hamas è il peggiore nemico del popolo palestinese“. Queste le parole di Zuppi a margine della Conferenza Episcopale Italiana a Genova a margine alla 40ma assemblea dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Zuppi: “Papa Francesco ha usato una formula intelligente, stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi”

Papa Francesco
Papa Francesco

È già da tempo che Papa Francesco ha spiegato come questi conflitti riguardano da vicino anche l’occidente, utilizzando l’espressione “guerra mondiale a pezzi”. Zuppi è sulla stessa lunghezza d’onda e ha aggiunto che “non ci sono cose che non ci riguardano, ti toccano anche conflitti che tendenzialmente sembrerebbero non avere niente a che fare“. Proprio per protestare contro la violenza il cardinale ha fatto sapere che “venerdì ci sarà un’altra giornata di digiuno e preghiera voluta da papa Francesco perché bisogna vincere la violenza, non ci si può abituare alla guerra, all’efferatezza, alla tragedia e poi bisogna risolvere anche le cause, oltre che non abituarsi mai alle conseguenze“.

Secondo il Vaticano, l’unica soluzione per far cessare il conflitto sarebbe quella di risolvere la cause profonde, saldamente radicate nella storia.

Continua la missione di pace in Ucraina

Matteo Zuppi
Matteo Zuppi

Non si è interrotta la missione di pace del Papa in Ucraina, che vede come inviato il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi. “La missione va avanti, non bisogna fermarsi ma trovare nuovi modi per intervenire. La guerra non è soltanto quando materialmente scoppia, dobbiamo fare tanto anche per rammendare” ha spiegato il cardinale. “C’è da fare tanto. Molte volte ho l’impressione che abbiamo il filo e che lo usiamo poco“, ha concluso Zuppi a proposito dei due conflitti che stanno peggiorando, di momento in momento, sotto gli occhi di tutti.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo