“Si ho raccontato a Papa Francesco della Missione a Mosca”. Ha rivelato il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, arcivescovo di Bologna e inviato speciale del Papa per la missione di pace in favore dell’Ucraina, ai cronisti.
Il cardinale Zuppi ha spiegato attentamente che la sua tappa a Mosca è stata incentrata in particolar modo sul dossier dei bambini ucraini deportati: “Bisogna salvare le persone. Speriamo che si cominci dai più piccoli, da quelli che sono più fragili”.
Leggi Anche
Alla domanda su quali passi ci saranno, ha risposto: “Dobbiamo mettere a punto un meccanismo e quanto prima fare quello che è possibile fare per salvare i bambini”.
L’inviato speciale del papa è volato a Mosca il 27 giugno scorso, per la seconda tappa della missione di pace del Vaticano. Il cardinale ha soggiornato a Mosca sia oggi, il 27, 28 e 29 giugno. Lo scopo principale della missione era sbollire gli animi dei paesi belligeranti.
Il braccio destro del pontefice si trova nella terra di Putin – fa sapere la Santa Sede – e “per incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a inclinare alla pace – ha fatto sapere la Santa Sede – e ad evitare una tragica fine per tutti”.
© Riproduzione riservata