In un’intervista all’Economist Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l‘Ucraina non è disposta ad arrendersi, e che continuerà a chiedere di entrare nella Nato. Se non succederà, prosegue il presidente, l’Ucraina sarà costretta ad ampliare la propria difesa aumentando il numero dei suoi militari.
L’ingresso del Paese nell’alleanza atlantica è una possibilità che sembra sempre più sfumata. Lo ha dichiarato lo stesso Pete Hegseth, nuovo capo del Pentagono, che in una riunione del gruppo di contatto sulla guerra presieduto dalla Gran Bretagna ha parlato dell’adesione alla Nato come un’eventualità “non realistica“
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“Se l’Ucraina non sarà ammessa nella Nato, significa che l’Ucraina costruirà la Nato sul suo territorio“. Queste le parole del leader di Kiev, che sottolinea che in tal caso le forze armate del Paese dovranno essere raddoppiate: l’obiettivo sarebbe quello di rendere l’esercito “grande quanto quello che hanno oggi i russi“. “E per tutto questo“, continua Zelensky, “abbiamo bisogno di armi e soldi. E chiederemo questo agli Stati Uniti“. Sarebbe questo il “piano b” che il presidente ha in mente per fronteggiare le resistenze dei Paesi occidentali.
Zelensky: “Proteggo la mia gente e la mia famiglia. Putin? Morirà presto”
Sulle sorti della guerra il leader conserva posizioni ferme: “Non lascerò che il presidente russo, Vladimir Putin, vinca. E’ per questo che vivo“. Il presidente è deciso a mostrare che c’è una differenza fondamentale tra lui e il capo di Stato russo: “Proteggo la mia gente e la mia famiglia, e combattiamo per la sopravvivenza. Non ho nessuna malattia legata al potere. Amo la vita e la libertà. Ecco perché combatto per la libertà“
Il leader di Kiev ha poi aggiunto, sempre riferendosi a Putin, “morirà sicuramente presto“. E ancora: “Io ho tempo, lui no“; motivo per cui si dice deciso a continuare a combattere per la libertà. A quasi tre anni dall’inizio della guerra con l’invasione russa, gli eserciti sono stanchi e provati; ma nonostante il Paese accusi pesantemente “le conseguenze di una lunga guerra“, il presidente Zelensky dichiara che non si arrenderà.
Se si supererà la fase “calda” del conflitto, continua infine nell’intervista, “forse la legge marziale verrà revocata“. Un cessate il fuoco, prosegue, potrebbe rappresentare già un primo passo verso la fine della fase attiva della guerra. Senza la legge marziale, il parlamento ucraino dovrebbe tenere nuove elezioni.
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