Consiglio Ue, Zelensky presenta piano in 7 fasi: “Senza invito Nato non ci sarà mai pace”

Il presidente ucraino ha invitato l'Ue ad adottare una posizione unica sul conflitto e ad approvare ed accelerare i processi per l'entrata di Kiev nell'Unione e nella Nato; senza questa garanzie, infatti, il cessate il fuoco sarà solo provvisorio e permetterà alla Russia di trovarsi sempre in una situazione di vantaggio

Redazione
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Quando parliamo di un cessate il fuoco è necessario che si sappia cosa c’è dopo, altrimenti stiamo solo congelando un conflitto sul territorio“. Questo è il monito che Volodymyr Zelensky ha lanciato nel corso della conferenza stampa che ha seguito il Consiglio europeo che si sta svolgendo oggi a Bruxelles. Senza un piano per il futuro, l’accordo per il cessate il fuoco potrebbe rivelarsi del tutto inutile, ha sottolineato Zelensky, prima di procedere a spiegare quali sono i passi fondamentali da compiere per permettere all’Ucraina di preservare la sua integrità territoriale e soprattutto la sua libertà.

Il leader di Kiev ha ricordato l’importanza di garantire sicurezze al suo Paese, grazie ad un piano di azione congiunta che veda la partecipazione sia dell’Europa che degli Stati Uniti. In questo senso, però, l’Ue deve trovare una voce unica, che le permetta di affrontare questa crisi come un fronte comune, che sia di sostegno agli Usa. Il presidente ucraino ha poi chiarito i sette punti fondamentali da seguire e mettere in atto per poter giungere ad una pace giusta e duratura.

Il piano in 7 fasi di Volodymyr Zelensky

Innanzitutto, quindi, vi è necessità di chiarezza geopolitica che sarà garantita dall’invito dell’Ucraina nella Nato; progressi chiari e credibili per l’adesione di Kiev all’Ue; potenziamenti delle linee di difesa ucraine con armi e sistemi di difesa aerei; maggiori investimenti nelle armi in Ucraina; nuove sanzioni alla Russia affinché non riesca a rafforzarsi; utilizzo dei beni russi congelati per sostenere gli sforzi di pace; infine, la ricostruzione di scuole, ospedali, infrastrutture energetiche nel Paese per garantire una vita normale agli ucraini.

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky sulla Russia
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky sulla Russia

Senza questi sette passi, dunque, il conflitto non potrà mai concludersi veramente. Proprio per questo, Zelensky ha esortato l’Ue a prendere parte al tavolo delle trattative, così da dare inizio ai negoziati per la pace da una posizione forte e soprattutto unita. “Comprendiamo tutti che a gennaio il presidente Trump aumenterà gli sforzi per porre fine alla guerra. Dipende da noi se  l’Europa lo sosterrà con una voce forte e unita“, ha sostenuto Zelensky, ricordando lo squilibrio di forze che al momento è presente sul campo.

Tutto l’esercito russo è nel nostro territorio, parliamo di  600 mila uomini. Hanno perso 70-80 mila“, ha infatti ricordato il presidente russo, per poi sottolineare la presenza dei circa 12mila soldati nordcoreani nella regione del Kursk. “Un cessate il fuoco farebbe contenti tutti, ma pensate se Putin facesse un passo indietro dopo due mesi, sei mesi o due anni. Chi ne trarrebbe beneficio? Nessuno“, ha osservato Zelensky, ribadendo quindi come “l’unica garanzia per il futuro ucraino è la Nato e questo dipende solo dalle decisioni dell’Ue e degli Usa“.

Per quanto riguarda la Nazione d’oltreoceano, Zelensky si è detto emozionato dalla possibilità di poter lavorare con Donald Trump, che considera un “uomo forte” e quindi fondamentale come alleato degli ucraini. “È importante ci ci aiuti a fermare la guerra“, ha ribadito il leader di Kiev, auspicando di poter avere presto un colloquio per poter discutere più specificamente la questione, magari aggiungendo qualche dettaglio o ascoltando i consigli del leader Usa.

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