William Anders, l’astronauta dell’Apollo 8 morto per un incidente aereo: aveva 90 anni

Guidava il proprio aereo alla tenera età di 90 anni. Un uomo che nella sua vita ha avuto modo di viaggiare nello spazio e galleggiare a gravità zero attorno alla Luna, ha trovato la sua fine facendo quello che più amava e che più aveva caratterizzato la sua vita: volare. Un incidente aereo che ha strappato al mondo un eroe dell’esplorazione spaziale, il cui contributo al progresso mondiale verrà per sempre ricordato nella sua storia e nelle sue meravigliose fotografie del globo terrestre, che hanno cambiato per sempre la prospettiva che abbiamo di noi stessi e del mondo che abitiamo

Gian Luca Giosue
4 Min di lettura

William Anders, celebre astronauta che nel 1968 partecipò alla storica missione Apollo 8, è tragicamente deceduto all’età di 90 anni in un incidente aereo. L’uomo stava pilotando il proprio aereo quando è precipitato al largo delle coste dell’isola di Jones, nello stato di Washington. La notizia ha scosso profondamente la comunità scientifica e spaziale, nonché l’intera nazione che lo aveva conosciuto come uno dei pionieri dell’esplorazione lunare.

Mio padre è morto in un incidente aereo sulle isole di San Juan. La famiglia è devastata e piange la morte di un grande pilota“, ha dichiarato alla CNN il figlio Greg Anders. L’ufficio dello sceriffo della contea di San Juan ha confermato che un aereo è precipitato in mare vicino alla costa dell’isola di Jones. La Guardia Costiera ha poi comunicato che una squadra di sommozzatori ha recuperato il corpo del pilota, unico occupante del biposto, descritto come un “vecchio modello di aereo“.

William Anders
William Anders, astronauta dell’Apollo 8

William Anders: la vita di una stella dell’esplorazione spaziale

William Anders nacque nell’ottobre del 1933 a Hong Kong. Figlio di un ufficiale della marina, la sua infanzia fu caratterizzata da frequenti trasferimenti, la sua passione per il volo lo portò a iscriversi alla United States Naval Academy. Dopo la laurea, Anders passò alla US Air Force, dove divenne pilota di caccia e dimostrò eccezionali capacità di volo. Nel 1964, la NASA lo selezionò come astronauta, avviando una carriera che lo avrebbe portato a far parte di una delle missioni più famose e importanti della storia dell’esplorazione spaziale.

La missione Apollo 8, lanciata il 21 dicembre 1968, fu la prima missione con equipaggio a lasciare l’orbita terrestre, viaggiare fino alla Luna, orbitarvi intorno e ritornare sulla Terra. Anders, insieme al comandante Frank Borman e al pilota del modulo di comando James Lovell Jr., compì un viaggio straordinario che non solo ampliò le frontiere dell’esplorazione umana del cosmo, ma cambiò anche la nostra percezione del pianeta Terra.

Durante questa missione, Anders scattò la celebre foto Earthrise (Terra che sorge), un’immagine che mostrava la Terra emergere dall’orizzonte lunare. Foto che in seguito divenne un simbolo potente della fragilità e della bellezza del nostro pianeta, e un’icona del nascente movimento ambientalista.

Earthrise
La foto Earthrise

I riconoscimenti alla carriera del grande astronauta

La vita di Anders fu segnata da numerosi successi oltre la missione Apollo 8. Dopo il suo ritiro dalla NASA, intraprese una carriera di successo nel settore privato e nella politica. Fu amministratore delegato della General Electric e poi ambasciatore degli Stati Uniti in Norvegia.

Nonostante i suoi impegni, Anders non perse mai il legame con il mondo dell’aviazione, continuando a volare come pilota fino alla sua morte. Il contributo di William Anders all’esplorazione spaziale e alla scienza è stato ampiamente riconosciuto. Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui la Medaglia d’Onore dello Spazio del Congresso, il Distinguished Flying Cross e il NASA Distinguished Service Medal

Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Anders, avvenuta a pochi mesi di distanza da quella di un altro grande astronauta, Thomas Stafford, dell’Apollo 10. L’amministratore della NASA, Bill Nelson, ha ricordato Anders con parole toccanti: “Nel 1968, durante l’Apollo 8, Bill Anders ha offerto all’umanità uno dei doni più profondi che un astronauta possa fare. Ha viaggiato fino alla soglia della Luna e ci ha aiutato tutti a vedere qualcos’altro: noi stessi. Ci mancherà“.

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