“L’Europa è sempre pronta per un buon affare“, lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in un punto stampa condiviso con il premier norvegese, Jonas Gahr Store, commentando i colloqui che oggi si sono tenuti sia con i rappresentanti dell’industria siderurgica e metallurgica sia con i vertici dell’Ue. I dazi di Donald Trump minacciano le produzioni e la competitività europea e la Commissione è al lavoro per individuare risposte che non peggiorino la situazione, già di per sé piuttosto complessa, ma soprattutto che si inseriscano in un quadro di salvaguardia delle realtà industriali europee.
Così, la leader tedesca ha annunciato che il Vecchio Continente sarebbe pronto a “negoziare con gli Usa“, tanto da aver già proposto una soluzione che potrebbe rivelarsi soddisfacente sia per gli Stati Uniti di Donald Trump sia per l’Unione europea. “Abbiamo offerto dazi zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali“, ha sostenuto la presidente della Commissione Ue, sottolineando nuovamente i rischi che deriverebbero da una vera e propria guerra commerciale scaturita dai dazi.
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“Questi comporteranno costi immensi“, ha infatti ricordato Von der Leyen, evidenziando che l’aumento dei costi colpirà consumatori e aziende europei, così come avrà ripercussioni gravissime anche sull’economia globale. In particolare, a pagare le conseguenze più ingenti saranno i Paesi in via di sviluppo e, secondo la presidente, proprio questo elemento dovrebbe rivelarsi cruciale per la decisione degli Stati Uniti. In ogni caso, se questa trattativa dovesse rivelarsi fallimentare, Von der Leyen ha sottolineato che l’Ue sarà pronta a rispondere con contromisure proporzionate, al fine di “proteggere i nostri interessi“.
Von der Leyen: “Tuteleremo i nostri interessi”
Proprio la salvaguardia delle realtà europee è la priorità che spinge l’Ue ad agire contro le misure adottate dall’amministrazione americana. Lo ha confermato Von der Leyen nel corso di un incontro con i leader europei dell’industria siderurgica e metallurgica, nato per ascoltare il loro punto di visa sull’impatto dei dazi e per definire quindi una risposta che sia realmente efficace.
“Resteremo in stretto contatto per garantire che i loro interessi, i nostri interessi, siano adeguatamente tutelati“, ha sottolineato la leader tedesca, sottolineando le “forti preoccupazioni“, che sono giunte da questo comparto. Tra le richieste del settore vi è la proposta di nuove misure di difesa commerciale per l’acciaio, da aggiungere a quelle esistenti e in scadenza nel giugno 2026.
Inoltre, sono stati chiesti interventi efficaci per mantenere sufficienti i volumi di rottami utilizzati per il riciclaggio nell’Ue, sottolineando l’importanza di garantire che nell’Ue abbiano il giusto spazio i contenuti di sviluppo locale, ovvero entità “Made in Europe“, che potrebbero invece essere superati da realtà estere. Nel corso dell’incontro, poi, è stato discusso anche il provvedimento per le misure di adeguamento del carbonio alle frontiere e il settore ha accolto con favore l’accelerazione di questo processo, in particolare per quanto riguarda il tentativo di eliminare le eventuali lacune esistenti.
Von der Leyen ha poi voluto garantire ai presenti l’intenzione dell’Ue di proteggere il Made in Europe anche dagli effetti indiretti dei dazi, come la “deviazione degli scambi“, ovvero il tentativo dei produttori esteri di sostituire il mercato americano con quello europeo, mettendo in difficoltà le industrie dell’Ue. In questo senso, Von der Leyen ha annunciato la creazione di una task force che avrà proprio il compito di vigilare sulle importazioni.
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