Ue, Von der Leyen pronta coi nomi dei nuovi commissari, ma restano casi aperti

I nomi dei commissari Ue dovrebbero essere svelati domani mattina alla conferenza dei presidenti a Strasburgo

Redazione
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Domani mattina 17 settembre la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, salvo colpi di scena, presenterà alla conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari a Strasburgo i nomi dei nuovi commissari europei.

Ma ci sono ancora dei casi aperti da risolvere per la presidente, come il fatto che il commissario Ue al Mercato interno Thierry Breton ha deciso di lasciare la Commissione a causa di tensioni con la presidente e il caso sloveno di una candidata ancora non formalmente riconosciuta dal Parlamento sloveno.

Ue, Ursula Von der Leyen
Ue, Ursula Von der Leyen

Ue, caso Slovenia

Resta incerto il caso della Slovenia, che ancora non ha formalizzato la candidatura di Marta Kos, ex diplomatica che ha preso il posto del candidato Tomaz Vesel a causa della pressione da parte di von der Leyen per le poche donne nella nuova Commissione. Il Parlamento sloveno non ha dato il via libera e Kos, da giorni è bersaglio dell’opposizione, che al Pe siede nel Ppe. Von der Leyen potrebbe esortare il primo ministro Robert Golob ad aceellerare le cose, rischiando però di portare a una maggiore irritazione degli eurodeputati sloveni.

È invece difficile che la presidente spinga il governo maltese a cambiare candidato Glenn Micallef, per favorire l’equità di genere. Al momento sono solo undici le donne che potrebbero sedere nel nuovo esecutivo Ue.

Caso Ungheria

Le sorti di molti candidati dipendono dall’esito delle audizioni alle commissioni dell’Eurocamera e tra i più a rischio c’è l’ungherese Oliver Varhelyi. Infatti i rapporti tra Bruxelles e Budapest si sono deteriorati con la presidenza di turno nelle mani del premier ungherese Viktor Orban, e la presentazione delle priorità del semestre in Aula da parte del premier, che potrebbe peggiorarli. Sono previste diverse proteste di gruppi europeisti a Strasburgo che potrebbero intralciare il discorso di Orban programmato per mercoledì.

Ma il premier ha intenzione di parlare prima con la stampa, domani pomeriggio, rompendo una prassi consolidata. Nell’intervento del premier sono destinati a essere nominati anche due dei partiti al governo in Italia: Fdi e soprattutto la Lega, con Matteo Salvini che, sulla vicenda Open Arms, ha guadagnato la solidarietà dei Patrioti.

Caso Fitto

La presidente von der Leyen oggi pomeriggio farà gli ultimi incontri con i gruppi parlamentari, in cui testerà soprattutto i Socialisti, Liberali e Verdi, tornati alla trattativa dopo i giorni di proteste per l’intenzione della presidente di assegnare la vicepresidenza esecutiva a Raffaele Fitto. Il ministro italiano dovrebbe ottenere la carica di vicepresidente esecutivo nella Commissione, ma dovrebbe perdere la delega agli Affari economici. Più probabilmente saranno Coesione e attuazione del Pnrr gli
ambiti in cui avrà potere decisionale.

Intervento di Draghi

Mario Draghi, l’ex presidente della Bce, dovrà presentare all’Aula domani alle 13.30 il modo giusto per l’Ue per risollevare le sue sorti economiche. Il percorso, secondo Draghi, deve necessariamente passare per un nuovo debito comune. Enrico Letta, autore del report sul mercato interno presentato la scorsa primavera, ha dichiarato: “Spero che il rapporto che io ho scritto e quello di Draghi siano concretamente, subito, il piano di azione della commissione”.

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