Le elezioni europee si avvicinano, non solo in Italia, e anche Ursula Von der Leyen ha iniziato a sfoderare gli artigli. La presidente della Commissione europea è intenzionata a correre per un secondo mandato e le ultime dichiarazioni da lei rilasciate sembrano sottintendere che la sua vittoria sia ormai scontata. Negli ultimi giorni, però, la situazione sembra essersi capovolta: la spitzenkandidat del Partito Popolare europeo ha iniziato a ricevere duri colpi su diversi fronti, non più solo quelli dei sovranisti di destra europei.
L’inchiesta sui vaccini Pfizer, durante la pandemia del 2020 fa tremare Von der Leyen, e un po’ tutta Europa, così come i dubbi espressi da quattro commissari europei sulla candidatura di Markus Pieper, deputato Ppe e tedesco come Von der Leyen, a inviato europeo per le Piccole e Medie Imprese. Inoltre, i rapporti fin troppo stretti con Giorgia Meloni, presidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, iniziano a disturbare un gran numero di leader europei, compreso il francese Emmanuel Macron e il tedesco Olaf Scholtz.
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Oggi, Ursula Von der Leyen ha presentato parte del suo programma per i prossimi cinque anni all’Europarlamento, puntando tutto sul terrore derivato dall’ipotesi della Terza guerra mondiale. “Gli amici di Putin qui in Europa stanno cercando di riscrivere la nostra storia e di sabotare il nostro futuro, come populisti o demagoghi, che si tratti dell’AfD in Germania o del Rassemblement National in Francia, di Konfederacia in Polonia o altri – ha dichiarato infatti la presidente – i nomi possono essere diversi ma il loro obiettivo è lo stesso, calpestano i nostri valori e vogliono distruggere la nostra Europa. Non permetteremo mai che accada“.
Von der Leyen: “Sulla sicurezza collettiva non ci può essere un ritorno all’innocenza“
“C’è molto in gioco alle prossime elezioni. La nostra Europa pacifica e unita è messa alla prova come mai prima d’ora sia dall’interno che dall’esterno” ha dichiarato la presidente Von der Leyen in occasione del congresso dei conservatori greci di Nea Demokratia, sottolineando come ora non sia il momento di tirarsi indietro, ma di lottare per i nostri diritti e per la nostra libertà. “La nostra prossima frontiera in Europa è la difesa e la sicurezza collettiva, una questione sulla quale non può esserci un ritorno all’innocenza” ha tuonato Von der Leyen, spiegando come sia ora necessario investire sulla sicurezza europea.
Per la presidente è necessario “Spendere di più, meglio e a livello Ue“. Questo perché, secondo Von der Leyen, “la guerra non appartiene al passato in Europa e le società di difesa devono essere il segno del futuro in Europa“. Inoltre, la spitzenkandidat del Ppe ha evidenziato come la Russia “non solo cerca di cancellare l’Ucraina dalla faccia della Terra, ma la sua aggressività è più vasta“. La presidente ha fatto riferimento a “attacchi ibridi contro l’Europa” che vanno avanti da anni “attraverso la manipolazione dei social media o strumentalizzazione dei migranti“.
Proprio su quest’ultimo tema Von der Leyen ha voluto evidenziare: “Abbiamo adempiuto ai nostri obblighi internazionali in materia di migrazione in passato, lo facciamo oggi e lo faremo in futuro. Ma siamo noi europei a decidere chi entra in Europa e in quali circostanze. E non i trafficanti“.
Von der Leyen: “La lotta per la nostra democrazia non finisce mai“
Ursula Von der Leyen ha poi concluso il suo discorso ricordando ai presenti e a tutti i cittadini europei che l’obiettivo principale dell’Europarlamento è quello della salvaguardia della democrazia, un valore unico e insostituibile che negli ultimi decenni ha permesso ai Paesi membri di vivere in pace, libertà e prosperità. Una forma di governo che oggi, più che mai, sembra trovarsi in pericolo, minacciata da poteri forti che vorrebbero annientarla.
“L’Europa senza la democrazia non ha mai veramente avuto sicurezza e prosperità” ha infatti sottolineato la presidente, aggiungendo: “Per questo le generazioni precedenti hanno lottato per la libertà dai dittatori e dai fascisti. Non abbiamo bisogno di guardare lontano per vedere che la lotta per la nostra democrazia non finisce mai. Nelle settimane e nei mesi a venire, il nostro compito sarà reagire ed è per questo che in queste elezioni ci battiamo per l’Europa, per la democrazia, per la prosperità e per la sicurezza“.
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