Verdi contro Fitto in Ue: “Mina la coalizione europea”, ma la von der Leyen è irremovibile

Domani informerà i presidenti dell'Eurocamera i ruoli che vuole affidare ai 26 candidati per la Commissione

Redazione
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Sono giorni decisivi per il futuro della composizione della nuova Commissione europea. La presidente Ursula von der Leyen si presta a chiudere il cerchio con la nomina di Raffaele Fitto in Europa. Domani informerà i presidenti dell’Eurocamera i ruoli che vuole affidare ai 26 candidati per la Commissione.

La tensione è palpabile. La scelta di dare al ministro per gli Affari europei la vicepresidenza esecutiva potrebbe portare la von der Leyen ad una spaccatura della maggioranza. I Verdi le hanno lanciato un avviso: inserire Fitto in cima al Palazzo Berlaymont può portare ad una frattura interna della coalizione europea.

Von der leyen: l’avviso dei Verdi

Queste ultime ore sono un preludio di ciò che verrà. L’incontro tra la von der Leyen e i capigruppo è atteso con ansia e dalla parte dei partiti d’Europa, Fitto sembra visto come un chiaro segnale della politica della presidente della Commissione che gioca con diversi equilibri europei, a partire dalle maggioranze variabili che comprendono Ppe, i Verdi, i Liberali e i Socialisti. Altre volte, invece, includono i partiti Conservatori e Riformisti.

La co-presidente dei Verdi, Terry Reintke, sottolinea come la von der Leyen sia stata eletta a luglio grazie ai loro voti e non quelli dell’estrema destra. Per questo motivo dai greens arriva il monito alla Commissione che non deve spostarsi verso orientamenti politici del tutto estranei. Su questo particolare punto, i Verdi sono irremovibili e daranno il loro sostegno in cambio di un ingresso permanente nella maggioranza.

La battaglia su Fitto è ufficialmente aperta e, nonostante la sua popolarità come politico pronto al dialogo con le istituzioni d’Europa, è divenuto parte di una redistribuzione degli equilibri sui quali partecipano anche i Socialisti. Francia e Germania non hanno esitato a mostrare il loro disappunto sulle decisioni della presidente della Commissione Ue. Anzitutto, riguardo la sua indisposizione nel convincere il governo del Lussemburgo a cambiare candidato con Nicolas Schmit, Spitzenkdandidat socialista alle Europee.

La von der Leyen sembra essere orientata a sei vicepresidenze: Fitto con la delega agli Affari economici, il Recovery e la Coesione, Valdis Dombrovskis con il portafoglio dell’Allargamento e della Ricostruzione ucraina, Thierry Breton con la delega all’Industria e all’Autonomia strategica, Teresa Ribera per Clima e Transizione, Marso Sefcovic per Semplificazione e Attuazione e l’alto rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas.

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