Vaiolo scimmie, lo slide kit della Società Italiana d’Igiene per residenti Ue e viaggiatori

Il vaiolo delle scimmie è emergenza sanitaria globale. Così il Ministero della salute italiano e la Società Italiana d'Igiene hanno fornito delle indicazioni per i residenti in Ue e per chi viaggia

Redazione
10 Min di lettura

Il vaiolo delle scimmie è stato considerato emergenza sanitaria globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questa malattia, proveniente da alcune regioni dell’Africa, si sta raggiungendo l’Europa e anche il resto del mondo.

Le raccomandazioni della Società Italiana d’Igiene

Dopo la circolare del Ministero della Salute, il Gruppo di Lavoro “Prevenzione e Gestione delle Emergenze” della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha predisposto uno slide kit con tutte le raccomandazioni utili da seguire riguardo il vaiolo delle scimmie. Il Prof. Silvio Tafuri, Coordinatore del Gruppo di Lavoro, ha detto che questo strumento, ispirato a raccomandazioni internazionali, può aiutare operatori e cittadini che vogliono informarsi sull’argomento.

A oggi il rischio di contrarre Mpox è basso/molto basso per i residenti nell’Unione Europea, ma delle raccomandazioni da seguire sono sempre necessarie: evitare il contatto diretto con persone che hanno lesioni cutanee simili a quelle di Mpox, evitare il contatto con oggetti o capi di vestiario di una persona affetta da Mpox (o con sospetta infezione), lavare spesso le mani e, infine, monitorare i propri sintomi e la comparsa di eruzioni cutanee sospette entro 21 giorni da un contatto a rischio.

Inoltre sono indicate delle importanti raccomandazioni anche per i viaggiatori: evitare il
contatto con animali selvatici (in particolare primati e roditori), evitare contatti sessuali (o contatti stretti) con soggetti in cui è nota (o comunque sospetta) la recente infezione
da Mpox (o che siano stati contatto di casi di Mpox), evitare contatti sessuali (o contatti stretti) con soggetti che presentano lesioni cutanee sospette. È sempre consigliabile
consultare le linee guida del paese ospitante prima di effettuare un viaggio.

Daniel Fiacchini, membro della Giunta Esecutiva nazionale della Società Italiana d’Igiene, ha dichiarato: “Dopo la tempestiva circolare ministeriale sull’argomento anche la nostra Società scientifica ha voluto contribuire e continuerà a farlo, fornendo informazioni e
raccomandazioni per la prevenzione”.

Le indicazioni del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute italiano ieri ha pubblicato delle indicazioni che riguardano la malattia Mpox, il vaiolo delle scimmie. Nel comunicato si ricorda la presenza del vaccino Imvanex e si comunica che all’8 agosto in Italianon risultano segnalati casi di Clade 1, ovvero il ceppo della nuova variante del virus, la più pericolosa. Attualmente nel nostro paese ci sono 1056 casi confermati, di cui 262 collegati a viaggi all’estero.

La circolare del ministero sconsiglia ai viaggiatori la partecipazione ad eventi con assembramenti nei Paesi con focolai confermati di virus Mpox clade I e si raccomanda  di sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione” da virus Mpox clade I riguardo i rischi di “contrarre la malattia, fornendo loro informazioni pertinenti per proteggere sé stessi e gli altri prima, durante e dopo il viaggio”.

Vaiolo delle scimmie
Vaiolo delle scimmie

Vaiolo scimmie emergenza sanitaria globale

Il vaiolo delle scimmie è ufficialmente un’emergenza di sanitaria globale. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, al termine di una lunga riunione del comitato di emergenza, che ha dovuto analizzare i rischi connessi all’epidemia che da mesi prolifera nella Repubblica democratica del Congo. Il pericolo che questa malattia possa espandersi ad altre Regioni, così come ad altri continenti, ha convinto il comitato a prendere in mano la situazione per cercare di contenerla.

Sarebbero due i fattori principali che preoccupano gli esperti. Innanzitutto le dimensioni dell’epidemia, che ha già contagiato 14mila persone e causato 524 decessi nella prima metà dell’anno in Congo, superando le statistiche dell’intero 2023, e la rapida diffusione di un nuovo ceppo, che sarebbe stato riscontrato anche in Paesi vicini al Congo, in cui finora la malattia non era stata registrata. A fronte di queste concretezze, il comitato ha deciso di ascoltare i consigli dell’Africa Cdc, che aveva già proclamato l’emergenza su scala nazionale.

La situazione italiana sotto controllo

Maria Rosaria Campitiello, Ministero della Salute
Maria Rosaria Campitiello, Ministero della Salute

La situazione epidemiologica in Italia è attualmente sotto controllo, senza casi accertati del nuovo ceppo (clade I) di Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie. Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, ha dichiarato che gli uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali per elaborare misure condivise.

Sebbene la probabilità di una trasmissione duratura in Europa sia definita “molto bassa” dall’ECDC, preoccupa la variante del clade I, associata a tassi di letalità più elevati, con 573 decessi su oltre 15.500 casi registrati in Africa nel 2024. Mpox si trasmette attraverso il contatto con fluidi corporei e oggetti contaminati, presentandosi con sintomi come febbre, mialgia e linfonodi ingrossati. Intanto, l’azienda Bavarian Nordic ha presentato all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) i dati clinici per estendere l’uso del vaccino contro Mpox anche agli adolescenti tra i 12 e i 17 anni, mentre si prepara a studiare l’efficacia del vaccino nei bambini tra i 2 e i 12 anni.

In Svezia il primo caso di variante del vaiolo

La nuova variante del vaiolo delle scimmie, più aggressiva e contagiosa, è stata rilevata per la prima volta in Europa. Il paziente si troverebbe in Svezia e sarebbe il primo caso del nuovo ceppo al di fuori del continente africano. Il paziente avrebbe contratto la malattia durante un viaggio in una delle zone dell’Africa in cui si era verificata una grande epidemia della malattia, come confermato in una conferenza stampa da Olivia Wigzell, direttrice generale dell’agenzia sanitaria pubblica svedese.

Il paziente residente in Svezia è stato immediatamente isolato e sta ricevendo tutte le cure necessarie per evitare complicazioni dovute alla malattia. Non è chiaro se vi siano altri potenziali contagiati nel Paese.

Il piano di risposta all’epidemia da vaiolo delle scimmie

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato di aver messo a punto un piano di risposta che richiede un investimento iniziale di 15 milioni di dollari, allo scopo di tenere sotto controllo il diffondersi dell’epidemia. Un primo finanziamento da 1,45 milioni di dollari è già stato stanziato e altre risorse saranno collocate nei prossimi giorni. Inoltre, si attendono contributi ulteriori da parte di altri donatori.

L’Europa ha già iniziato a muoversi in questo senso. L’autorità per le emergenze sanitarie europea Hera (Health Emergency Preparedness and Response Authority) ha annunciato di avere acquistato 175mila dosi di vaccino anti-vaiolo delle scimmie da donare ai Paesi africani e ha anche confermato la donazione di 3,5 milioni di euro entro l’inizio dell’autunno per il rafforzamento della capacità di test e sequenziamento del virus nella regione.

Per quanto riguarda l’epidemia non sembrano esservi problemi riguardanti le quantità di vaccini necessari. Circa 500 mila dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, prodotto da Bavarian Nordic, potrebbero essere già nella disponibilità del produttore e altre 2,4 milioni potrebbero essere prodotte per la fine dell’anno. Nel 2025, inoltre, potrebbero essere disponibili altre 10 milioni di dosi, come annunciato da Tim Nguyen, a capo della Unit High Impact Events Preparedness dell’Oms. 

Nel caso in cui queste dosi non dovessero bastare, si potrebbero aggiungere anche quelle accantonate da altri Paesi, nel momento in cui questi fossero disponibili a donarle. Inoltre, si starebbe lavorando su un secondo vaccino, al momento non commercializzato, ma prodotto per conto del governo del Giappone.

I sintomi del vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie si trasmette tramite contatto fisico con animali infetti, ma il contagio può avvenire anche da persona a persona a seguito di un contatto stretto con pazienti che presentano eruzioni cutanee. Solitamente, negli umani, questa particolare malattia si presenta con una varietà di sintomi, come febbre, mal di testa, brividi, stanchezza, debolezza, linfonodi ingrossati, mal di schiena e dolori muscolari.

In genere, poi, potrebbero apparire eruzioni cutanee, che in alcuni casi evolvono in vescicole, pustole e croste. In presenza di queste avvisaglie della malattia è consigliato isolarsi e contattare il proprio medico di base per comprendere in che modo agire. I sintomi di questa malattia si risolvono spontaneamente dopo due o quattro settimane dall’insorgenza, ma se necessario sono trattabili con antidolorifici e antipiretici.

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