Usa, Trump e l’operazione Aurora per i migranti: deportazioni di massa e pena di morte

Il tycoon ha promesso che nel caso venisse eletto presidente, lo stesso giorno dell'elezione inizierà la caccia ai migranti irregolari e la deportazione, per fermare l'invasione. Per Trump "il 5 novembre 2024 sarà il Giorno della Liberazione in America"

Redazione
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L’ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali Donald Trump ha lanciato l’operazione Aurora da un comizio ad Aurora in Colorado. Questa operazione consisterebbe nella più grande espulsione di massa dei migranti illegali, nel caso in cui il 5 novembre diventasse presidente. Intanto i sondaggi sulle elezioni presidenziali mostrano che Trump ha recuperato sulla candidata dem Harris negli stati chiave e ora si trova in vantaggio in 6 stati su 7.

Trump e l’operazione Aurora

Il tycoon ha annunciato con queste parole l’operazione: “Oggi annuncio che, una volta entrato in carica, avremo un’operazione Aurora a livello federale per accelerare le rimozioni di queste gang selvagge”. Lo ha dichiarato sottolineando che ricorrerà all’Alien Enemies Act, una legge del 1798 in cui il presidente in carica in caso di guerra poteva dichiarare nemico ogni cittadino della nazionalità coinvolta nel conflitto residente nel territorio statunitense e quindi poteva arrestarlo, trasferirlo o deportarlo. Ha evocato il ricorso a questa legge per “smantellare ogni rete criminale di migranti che opera sul suolo americano”.

Donald Trump
Donald Trump

“L’invasione verrà fermata” ha promesso Trump, insieme ai voli dei migranti e all’app di Kamala Harris per gli immigrati clandestini. Nello stesso momento in cui Trump verrà eletto presidente, ha dichiarato, che si inizierà la ricerca e la deportazione di “ogni singolo membro di una gang di immigrati clandestini dal nostro Paese”, annunciando l’impiego di squadre d’élite della polizia doganale, di frontiera e di altre forze federali. “Qui in Colorado prendo questo impegno: il 5 novembre 2024 sarà il Giorno della Liberazione in America, ha aggiunto.

Il tycoon ha dichiarato che salverà “Aurora e ogni città che è stata invasa e conquistata” dai migranti, in particolare da gang provenienti dal Venezuela. Ha pronunciato il suo discorso davanti a una parete dove era impressa la scritta “deportare tutti i clandestini adesso” e c’erano le foto di due migranti membri di “El Tren de Aragua”, il gruppo criminale più potente del Venezuela. Nelle settimane scorse la campagna repubblicana aveva diffuso le notizie di un’invasione della città da parte di “gang di venezuelani”.

Trump ha fatto riferimento anche alla pena di morte per i migranti che vengono dichiarati colpevoli di aver ucciso cittadini americani e agenti delle forze dell’ordine. Lo ha detto sia nel comizio di Aurora che intervenendo a un comizio a Reno, in Nevada.

Le elezioni Usa

Intanto le elezioni del 5 novembre sono sempre più vicine e gli ultimi dati mostrano come Trump abbia recuperato terreno negli Stati chiave. Meno di un mese fa la candidata democratica Kamala Harris era in vantaggio, mentre adesso è lui a scamparla in 6 Stati su 7. Fondamentale per la democratica sarebbe il voto dell’elettorato afroamericano, a rischio di forte astensione.

“Alzatevi dal divano e votate. Mettete giù il telefono e votate. Prendete i vostri amici e familiari e votate. Votate per Kamala Harris” è l’appello dell’ex presidente Usa Barack Obama durante il suo primo comizio ufficiale per i democratici a Pittsburgh, in Pennsylvania. Queste parole sarebbero, per gli esperti, riferite proprio ai cittadini afroamericani, da sempre decisivi per i dem per le sorti del risultato finale.

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