Durante l’udienza del processo a Donald Trump, che si è svolta ieri a New York, l’ex pornostar Stormy Daniels è stata chiamata a testimoniare come testimone chiave da parte dell’accusa. Conosciuta all’anagrafe come Stephanie Gregory Clifford, la sua testimonianza era tra le più attese insieme a quella di Michael Cohen, l’ex avvocato di Trump, coinvolto nel controverso pagamento di 130mila dollari a Daniels per mantenere segreto un presunto rapporto sessuale con il magnate, avvenuto prima delle elezioni del 2016. Durante la sua deposizione, Daniels ha confermato di aver avuto un rapporto sessuale con Trump, un’accusa che l’ex presidente ha più volte negato.
Daniels ha descritto il suo primo incontro con Trump nel luglio del 2006, durante un torneo di golf per vip a Lake Tahoe, California. All’epoca, aveva 27 anni e lavorava ancora nell’industria del porno. Trump, notevolmente più anziano di lei, l’aveva paragonata a sua figlia Ivanka, definendola intelligente, bionda e bella. Durante l’udienza, Daniels ha identificato Trump in aula, indicandolo come “quello con la giacca blu scuro“.
Stormy Daniels: Il racconto del rapporto con Trump
La Daniels ha descritto in dettaglio la sua cena con Trump in un hotel, raccontando di essersi presa gioco del magnate quando lo ha trovato in pigiama di raso, paragonandolo al fondatore di Playboy, Hugh Hefner. Trump ha poi cambiato abito, indossando una camicia e pantaloni eleganti. Durante la cena, Daniels ha chiesto a Trump di sua moglie Melania, ricevendo una risposta piuttosto schiva, che avrebbe indicato una certa distanza tra i due coniugi.
La testimonianza di Daniels ha anche rivelato che Trump le propose di partecipare al programma The Celebrity Apprentice, offrendole persino le domande in anticipo. Tuttavia, il momento più scioccante è stato quando Daniels ha confermato di aver avuto un rapporto sessuale con Trump nella camera d’albergo dopo la cena, descrivendo i dettagli intimi della loro interazione.
In particolare, sarebbe emerso anche un comportamento dispotico ti Trump nei suoi confronti per convincerla ad avere un rapporto sessuale con lui, mettendosi davanti alla porta della stanza e bloccando di fatto la via d’uscita. Nonostante ciò, la Daniels ha confermato di non essere stata minacciata verbalmente o fisicamente, ma ha anche asserito di essersi pentita dell’atto: “Ho detto a pochissime persone che avevamo effettivamente fatto sesso perché mi vergognavo di non averlo fermato”.
Altri problemi per Trump
Ulteriori dettagli rivelati da Daniels includono l’offerta di 130.000 dollari da parte di Trump e del suo avvocato Michael Cohen per il suo silenzio sulla loro relazione, un accordo di non divulgazione particolarmente utile a Trump, stipulato prima delle elezioni presidenziali del 2016. Alla fine della testimonianza di Daniels, i legali della difesa di Trump hanno cercato di annullare il processo, definendo la testimonianza della ex pornostar “estremamente pregiudizievole“. Tuttavia, la richiesta è stata respinta dal giudice Juan Merchant, che ha ritenuto che non ci fossero sufficienti motivi per interrompere il procedimento legale.
Al contrario, è stato proprio Trump a rischiare di aggravare la propria situazione nel processo. Infatti, prima dell’udienza, l’ex Presidente ha pubblicato un post sui social media riguardante un testimone senza specificarne l’identità, per poi cancellarlo subito dopo. Questo episodio ha portato il giudice ad ammonire Trump riguardo al rischio di violare il divieto di commentare pubblicamente su giudici, procuratori, giurati e testimoni: comportamento che potrebbe portare a ulteriori conseguenze legali contro di lui.
