Sono almeno quattro i bombardieri stealth a lungo raggio B-2 spirit che gli Usa avrebbero dislocato in una base militare nell’Oceano Indiano. I velivoli, caratterizzati da tecnologie sofisticate che li rendono invisibili ai radar, sono stati spostati dalle forze armate statunitensi a Diego Garcia, a 700 km a sud delle Maldive.
La base, situata in un luogo altamente strategico, è sotto il controllo degli alleati inglesi, ed è stata utilizzata già in diverse occasioni dagli Stati Uniti come punto d’appoggio per le operazioni dirette verso il medio oriente. La posizione renderebbe particolarmente agevole un attacco diretto tanto verso l’Iran quanto verso gli Houthi nello Yemen, servendosi di una base che si trova ben oltre il raggio d’azione del gruppo armato sostenuto dalla Repubblica islamica.
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La notizia è stata riportata dal Times of Israel, che ha diffuso delle immagini satellitari che mostrano il dislocamento dei quattro bombardieri. L’emittente pubblica Kan ha anche aggiunto che gli aerei si trovano anche a breve distanza dall’Iran. Un quarto dei B-2 con capacità nucleare presenti nell’arsenale Usa sono ora dispiegati nella base.
La pressione degli Usa sugli Houthi
Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno notevolmente intensificato gli attacchi aerei contro gli Houthi. L’amministrazione Trump non smette di lanciare crescenti avvertimenti all’Iran in merito al suo sostegno ai militanti yemeniti e alle ambizioni nucleari di Teheran. I recenti raid statunitensi hanno l’obiettivo di porre fine agli attacchi degli Houthi contro le imbarcazioni nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.
Proprio ieri il leader degli Houthi dello Yemen, Abdul Malik al-Houthi, ha pronunciato un discorso in cui ha dichiarato che “L’aggressione americana” contro il gruppo armato non intaccherà le loro capacità difensive. Come riportato anche dal Wall Street Journal, gli Houthi lanciano quotidianamente missili in direzione di Israele, e la maggior parte dei mercantili preferisce ancora seguire rotte alternative rispetto al Mar Rosso.
Secondo fonti vicine agli Houthi, decine di raid Usa nei giorni scorsi hanno colpito diverse regioni dello Yemen, anche la capitale Sana’a, che dal 2014 è in mano ai ‘ribelli’. Diverse persone sono rimaste ferite negli attacchi, che hanno colpito numerose infrastrutture militari.
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