Mentre gli Stati Uniti e la Russia annunciano la conclusione di un nuovo colloquio telefonico tra il segretario di stato Usa, Marco Rubio, e il ministero degli Esteri russo, Sergei Lavrov, il leader dell’Ucraina, Volodymr Zelensky, lancia un nuovo affondo nei confronti del Cremlino. “Chi vuole la pace e vuole che la guerra finisca il prima possibile non lancia migliaia di raid“, ha dichiarato il presidente di Kiev, criticando nuovamente il comportamento del Paese di Vladimir Putin.
Zelensky ha elencato tutti i nuovi attacchi che nell’ultima settimana sono stati sferrati contro la sua Nazione, attraverso il lancio di 1.020 droni, 1.360 bombe aeree guidate e più di 10 missili di vario tipo, sottolineando la necessità di continuare ad esercitare forti pressioni sulla Russia, al fine di spingerla ad accettare il cessate il fuoco e poi la pace definitiva.
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“Sono necessarie misure decise, tra cui sanzioni, che non solo devono essere mantenute, ma anche costantemente rafforzate“, ha dichiarato Zelensky, ricordando che tutte le parti in gioco, Europa, America e Ucraina, vogliono la pace e insieme possono raggiungerla. Il leader ucraino, inoltre, ha deciso di cambiare il Capo di Stato maggiore delle forze armate, sostituendo Anatoly Barhylevych e affidando la carica a Andriy Gnatov, già vice capo di stato maggiore. Come riportato da Rbc-Ucraina, si tratta di un cambio di nomina strettamente legato alla necessità di aumentare l’efficienza della “gestione verticale delle forza armate“.
Nello specifico, riguarderebbe la riorganizzazione e l’implementazione della struttura, il processo decisionale con il Comandante in capo, oltre all’implementazione dell’esperienza di combattimento nella pianificazione e gestione delle truppe. Intanto, dal consigliere del presidente Vladimir Putin, Yury Ushakov, ha ribadito che Mosca non ritiene attuabile una tregua, in quanto potrebbe trasformarsi in un escamotage ucraino per rafforzare l’esercito e il proprio arsenale.
Witkoff: “Le distanze tra Russia e Ucraina si sono ridotte”
L’inviato di Donald Trump in Russia e Medio Oriente, Steve Witkoff, ha rilasciato un’intervista alla Cnn in cui ha ribadito di aver avuto un colloquio positivo con Vladimir Putin, che permetterebbe quindi di sperare in un esito positivo della situazione. Secondo lo statunitense, le distanze tra Russia e Ucraina si sarebbero in qualche modo ristrette e questo potrebbe rendere più semplice ottenere dei progressi reali all’interno dei negoziati.
I prossimi passi riguardano quindi l’incontro tra le delegazioni Usa e russe, che dovrebbero essere seguite da un colloquio tra Valdimir Putin e Donald Trump. Secondo Witkoff, questo incontro potrebbe svolgersi già la prossima settimana.
Ucraina, il nuovo colloquio tra Usa e Russia
“Tutti conoscono bene la posizione e le preoccupazioni della Russia e abbiamo informato anche la parte statunitense“, ha spiegato il consigliere, chiarendo quindi di aver già presentato una parte delle richieste russe agli Usa. Oggi, poi, è stato annunciato un colloquio tra Rubio e Lavrov che si sarebbe concentrato sulla prossima fase dei colloqui per giungere alla conclusione della guerra. Secondo quando dichiarato dalla portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce, i diplomatici “hanno concordato di continuare a lavorare per ripristinare le comunicazioni tra Stati Uniti e Russia“.
Non sono stati forniti ulteriori dettagli, né una data specifica per il prossimo round di colloqui tra i due Paesi, che però sarà ospitato dall’Arabia Saudita. Resta ancora da comprendere quali siano le intenzioni della Russia in relazione alla tregua di trenta giorni proposta dagli Usa e già accettata dall’Ucraina. Al momento, il Cremlino non ha rifiutato ufficialmente la possibilità, continuando però a mostrare i segni di un forte scetticismo.
Ucraina: che cos’è il Long Neptune, la nuova arma prodotta in Ucraina
Nella giornata di ieri, la Russia ha colpito 28 postazioni ucraine per il controllo dei droni, quattro stazioni di comunicazione satellitare Starlink e tre depositi di munizioni, come dichiarato da un portavoce del gruppo occidentale delle forze di Mosca. Mentre il Cremlino continua le sue offensive senza fine contro il territorio russo, l’Ucraina riflette sulle modalità per migliorare i suoi arsenali e le sue difese.
Sembrerebbe, dunque, che l’Ucraina abbia testato con successo in combattimento il suo nuovo missile Long Neptune, come confermato dal presidente ucraino. Si tratta di un’arma di produzione di Kiev con una gittata di 621 miglia, circa 1000 chilometri, e che sarebbe dunque in grado di colpire direttamente Mosca. Si ipotizza, almeno secondo quanto riportato dal canale Telegram ucraino, Exilenova+, che l’attacco che si è verificato lo scorso venerdì alla raffineria di petrolio di Tuapse potrebbe essere stato portato avanti attraverso il nuovo Neptune, ma al momento non vi sono conferme ufficiali.
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