Ucraina, pre-vertice a Parigi con Zelensky e Macron: “Si lavora per la pace ma Russia non vuole”

Kiev ribadisce la necessità di truppe Ue "per combattere" non peacekeeping

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Il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha incontrato a Parigi il suo omologo francese, Emmanuel Macron, per preparare il vertice della coalizione dei volenterosi, che si terrà domani. Un summit che vedrà la partecipazione dei leader alleati di Kiev e che mira a fornire “garanzie di sicurezza” all’Ucraina.

Il gruppo di Paesi, guidato dal Regno Unito e dalla Francia, sta valutando l’invio di truppe di mantenimento della pace in Ucraina qualora venga raggiunto un cessate il fuoco co Mosca. Secondo quanto riferito da una fonte diplomatica, tra gli invitati al summit figurano più di venti Paesi dell’Unione Europea e della Nato, tra cui Canada, Norvegia e Turchia.

Il fil rouge che ha guidato il bilaterale pre vertice tra Zelensky e Macron è stato la pace. Nel corso della conferenza stampa post colloquio, Macron ha accusato la Russia di aver già disapprovato gli accordi di tregua che sembravano essere stati raggiunti con gli Stati Uniti e sembra più che altro “volenteroso a proseguire la guerra“. La cosa rilevante, in questo momento, è che di fatto dopo che gli Usa avevano con grande enfasi annunciato di aver aggiunto un accordo sul navigazione sicura nel Mar nero, si è palesato il contrario, visto che la Russia chiede che vegano eliminate le sanzioni sanzioni prima di accettare la tregua, mentre l’Ucraina sostiene che vada implementata adesso.

In tema di sanzioni alla Russia il leader ucraino ha chiesto che vengano rafforzate finché continua l’occupazione, mentre il francese ha dichiarato che è presto per parlare di una revoca. Si tratta quindi di un primo scoglio: due volte che si conducono i colloqui a Riad con il mediatore degli Stati Uniti, due volte che sembra esserci un accordo raggiunto e due volte che la tregua non parte per divergenze di vedute. Secondo il Presidente Macron, questa sarebbe la dimostrazione del fatto che la Mosca “non voglia la pace“, vuole vantaggi ovvero che vengano tolte le sanzioni ma che, per l’Europa verranno eliminate solo dopo che la Russia si ritirerà totalmente dall’Ucraina.

Domani la coalizione dei Paesi che vogliono dare supporto e garanzie di sicurezza nel momento in cui si avrà la tregua e si impegneranno anche con il dispiegamento di soldati non solo sul fronte ma anche per costituire un esercito di riserva, nel caso in cui ci possa essercene bisogno.

Il leader ucraino, vuole far capire quanto sia vitale una sicurezza stabile dell’Ucraina per l’Ue, “la sicurezza per Ucraina e per l’Unione è fondamentale e questo è un momento decisivo per il mondo intero“. Intanto un alto collaboratore del presidente Volodymyr Zelensky alla Afp ha detto che l’Ucraina ha bisogno di un contributo “serio” dall’Europa con truppe pronte a combattere, e non di peacekeeper, dopo la fine delle ostilità con la Russia.

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