Donald Trump non abbandona il proposito della pace in Ucraina, anche a fronte delle evidenti difficoltà che i suoi mediatori e quelli di Kiev e Mosca stanno incontrando. Sono passati ormai due mesi dall’inizio dell’incarico presidenziale del Tycoon, eppure ben poco nei rapporti tra Russia e Ucraina è cambiato. A pochi giorni di distanza dall’entrata in vigore dei dazi reciproci e dei dazi sul settore dell’automotive, che colpiranno l’Europa oltre agli altri Paesi che esportano negli Usa, il presidente statunitense è tornato ad utilizzare le tariffe come minaccia nei confronti dei leader di Paesi esteri.
In un’intervista rilasciata alla Nbc, il miliardario americano ha annunciato che se nell’immediato futuro non si dovesse trovare un accordo che ponga fine al conflitto russo ucraino, e se ciò fosse dovuto alle azioni della Russia, allora gli Usa colpiranno Mosca con dazi al 25% sul suo petrolio. “Sono molto arrabbiato e incavolato con Vladimir Putin, e lui lo sa“, ha dichiarato Trump, sottolineando però che la sua rabbia potrebbe dissiparsi velocemente se il titolare del Cremlino dovesse decidersi a “fare la cosa giusta“.
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Intanto, in Ucraina continuano i bombardamenti russi. Nella notte è stato colpito un ospedale di Kharkiv da un raid aereo, che è costato la vita a due persone e che ha lasciato ferite 30 persone. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha quindi sfruttato l’occasione per chiedere agli Usa e all’Ue di intervenire per porre fine a questa strage, ribadendo la necessità di prendere consapevolezza che la Russia non starebbe collaborando affatto in riferimento al raggiungimento di una tregua.
Ucraina, le minacce di Trump contro l’Iran
Il presidente Usa ha quindi specificato che con l’eventuale dazio al 25% sul petrolio russo, sarà accompagnato da un ulteriore minaccia: chi acquista petrolio russo non potrà fare affari con gli Usa. Un colpo durissimo per la Russia, che però già in passato era stata minacciata da Trump con sanzioni e maggiori tariffe, che poi non sono mai state messe in atto.
Il miliardario ha poi annunciato di voler avere un colloquio telefonico in settimana con Putin, probabilmente per discutere direttamente di una possibile intesa per poter portare la tregua in Ucraina. Al momento Mosca non sembra interessata a questo tipo di trattative, convinta che un periodo di stop al conflitto possa essere utile solamente all’Ucraina per riarmarsi.
Il Tycoon, intanto, sembrerebbe essere pronto ad utilizzare l’arma dei dazi anche contro l’Iran, con cui a fatica tenta di portare avanti trattative per evitare che il Paese islamico produca armi nucleari. Trump ha quindi minacciato “bombardamenti come non si sono mai visti prima” e tariffe maggiorate nei confronti dello Stato arabo, nel caso in cui questo non si decidesse a stringere un accordo con gli Usa. L’Iran, tramite ul suo presidente, Msoud Pezeshkian, ha rifiutato la proposta di negoziato diretto con gli Stati Uniti, annunciando però di essere pronti ad un colloquio indiretto.
Trump e l’ipotesi del terzo mandato
Donald Trump ha poi proseguito la sua intervista lanciando un messaggio cristallino ai suoi avversari: io non me ne vado. Il presidente Usa ha infatti sostenuto che il suo team starebbe valutando l’ipotesi di candidare il Repubblicano per un terzo mandato. Una possibilità che però sarebbe esclusa dal 22esimo articolo della Costituzione statunitense.
Ciò a cui si appella Trump è un semplice cavillo burocratico. L’articolo della Carta non specifica se i due mandati limite siano consecutivi oppure no, per cui il Tycoon potrebbe sfruttare tale mancanza a suo favore. Nel caso in cui fosse invece costretto a modificare la Costituzione per ottenere una nuova chance di governare, Trump dovrà passare per il voto del Congresso, che potrebbe non rendergli eccessivamente semplice la decisione.
Inoltre, un fattore da tenere in considerazione è l’età del presidente. Il miliardario ha 78 anni e concluderà il suo mandato ad 82, ovvero l’età attuale di Joe Biden, da sempre attaccato proprio per quella che sembrava una poco lucidità.
Zelensky: “Gli Usa e l’Ue devono rispondere all’ondata di terrore”
“La Russia sta prolungando la guerra e noi ci aspettiamo una risposta dall’America, dall’Europa e da tutti i nostri alleati“, ha sibilato Volodymyr Zelensky, definendo quanto subito dal suo popolo un vero e proprio “terrore“. Il presidente ucraino ha annunciato di essere convinto di voler continuare a fornire ai suoi alleati informazioni su questi attacchi, sottolineando la gravità della situazione che continua a subire il suo Paese.
Il leader del Paese invaso ha poi ringraziato tutti coloro che finora hanno continuato a sostenere Kiev nella sua lotta contro l’invasore, sottolineando che “la stabilità e la prevedibilità del sostegno all’Ucraina sono di grande importanza“.
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