Ucraina, Parlamento accetta dimissioni Kuleba: in lizza il suo vice Sybiha

Sembrerebbe che il ministro degli Esteri abbia deciso di dimettersi a causa di alcuni scontri con il capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky, Andrii Yermak

Redazione
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Il Parlamento ha rimosso Dmitro Kuleba dalla carica di ministro degli Esteri” lo ha scritto su Telegram il deputato Yaroslav Jelezniak e diversi esponenti politici ucraini hanno confermato la notizia, facendo sapere che il Parlamento di Kiev ha votato a favore delle dimissioni del ministro. Sono stati 240 i voti a favore dell’allontanamento di Kuleba, numero ben superiori alla richiesta minima di 226 parlamentari favorevoli. Lo stesso ministro, ieri, aveva annunciato di aver sottoposto al governo la sua richiesta di dimissioni, all’interno di un ben più ampio quadro di modifica dei vertici di Kiev.

In molti hanno cercato di ipotizzare quali potessero essere le motivazioni che avrebbero spinto il ministro degli Esteri a lasciare il suo ruolo ed oggi sembrerebbe essere giunta una risposta, fornita da una fonte anonima a Politico. Sembrerebbe che Dmitro Kuleba avesse da diverso tempo degli scontri con il capo dell’ufficio di Volodymyr Zelensky, Andrii Yermak, una delle persone più influenti all’interno del governo dell’Ucraina.

Tutti sapevano che avevano un conflitto. Una volta ho anche assistito a un episodio di questo tipo” avrebbe dichiarato la fonte, spiegando poi che un contrasto così ampio tra due alte cariche dello Stato stesse creando non pochi problemi al presidente Volodymyr Zelensky. “Grazie al suo incarico, Kuleba aveva contatti diretti ben consolidati con Blinken, con Baerbock e molti altri. Anche se fosse leale al 300%, l’ufficio del presidente non potrebbe lasciare un simile canale di comunicazione nelle mani di una persona di cui non è del tutto sicuro che sia la sua persona, se capisci cosa intendo” ha infatti sostenuto la fonte.

Ucraina, l’ipotesi sul successore di Kuleba

A seguito della ratifica da parte del Parlamento ucraino delle dimissioni di Dmitro Kuleba, si ipotizza che il suo successore possa essere Andrii Sybiha, viceministro degli Esteri. Quest’ultimo infatti è stato un ex capo dell’amministrazione presidenziale ed è considerato uno dei fedelissimi di Andrii Yermak. In questo modo, quindi, il governo di Zelensky risolverebbe un altro problema interno. Sul sito della Rada, il Parlamento ucraino, è stato pubblicato un annuncio che conferma la proposta di Sybiha da parte dello stesso Volodymyr Zelensky.

Guerra in Ucraina, portavoce russo Dimitri Peskov
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

La modifica del ministro degli Esteri ucraino ha fatto sorgere flebili speranze che un cessate il fuoco con la Russia potesse essere più facilmente raggiungibile. A porre fine ad ogni possibilità è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax, che, rispondendo ad una domanda sul possibile cambio nella politica estera, ha dichiarato: “No, non c’è un tale segnale“.

Zelensky: “Vogliamo assolutamente che la guerra finisca

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’intento di Kiev è quello di porre fine al conflitto“, chiarendo che “il mio piano di vittoria mira esclusivamente a far sì che la Russia ponga fine alla guerra” e “far capire loro che è inutile quello che hanno fatto. Fargli accettare la Carta delle Nazioni Unite, accettare le regole del mondo“. Il leader di Kiev però ha anche aggiunto che “il piano mira a rafforzare l’Ucraina per costringere la Russia non a usare tutte le forze che ha ma a porre fine alla guerra“.

Sembrerebbe che domani Zelensky parteciperà alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina nel formato Ramstein in Germania, alla presenza dei ministri della Difesa dei Paesi sostenitori dell’Ucraina. Secondo fonti del giornale tedesco Spiegel, sembrerebbe che il presidente ucraino abbia intenzione di fare appello ai leader occidentali per ottenere nuove armi per affrontare la guerra contro la Russia.

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky

Il leader di Kiev, infatti, ha dichiarato che l’Ucraina è stata costretta a lanciare l’offensiva nella regione russa di Kursk a causa della mancanza di armi a lungo raggio. “Dalla nostra intelligence avevamo appreso che la Federazione Russa stava progettando di creare questa zona cuscinetto. Anche apertamente, Putin e il suo entourage hanno dichiarato di voler costruire una zona cuscinetto lungo il nostro confine, ad un certo numero di chilometri di profondità nel nostro paese. E abbiamo capito che non si sarebbero fermati” ha infatti sostenuto Zelensky in una intervista a Nbc News.

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