Ucraina, Trump: “Mosca farà la sua parte”. Pechino pronta a “ruolo costruttivo” per la pace

Il Cremlino si dice disponibile a trattare "con chiunque lo desideri". Oggi la visita del ministro degli esteri cinese, che ha affermato che la Cina è pronta ad avere un ruolo nei negoziati di pace

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rassicurato sul fatto che Putin “farà la sua parte per quanto riguarda i negoziati per la guerra in Ucraina. Dopo le tensioni degli ultimi giorni, in cui il Tycoon aveva minacciato possibili ritorsioni economiche se il Cremlino non si fosse adoperato per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco, la fiducia del presidente a stelle e strisce nel suo omologo russo sembra nuovamente ristabilita.

Dal canto suo, Mosca ha comunicato che Putin “rimane assolutamente aperto a contatti con gli Stati Uniti, precisando anche che la sua conversazione con il leader americano “sarà organizzata molto rapidamente se necessario“. La Russia, come già specificato da Putin e come è stato ribadito oggi dal portavoce Dmitri Peskov, è aperta alla normalizzazione delle relazioni internazionali “con coloro che lo desiderano“. Tuttavia, ha riferito Peskov, le condizioni da valutare per la regolazione della situazione in Ucraina sono particolarmente “complicate, e richiedono molti sforzi aggiuntivi“.

Intanto, come confermato dal Cremlino, il presidente russo si prepara a incontrare oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, arrivato in visita nella capitale. Peskov ha specificato che l’incontro avverrà nel corso del pomeriggio, e che si tratta dell’incontro con “un buon vecchio amico” di Mosca. Il clima di distensione sembra condiviso anche da Pechino: lo stesso Wang ha affermato che la Cina è pronta a  svolgere un “ruolo costruttivo” per porre fine alla guerra in Ucraina.

Kallas, avanti col sostegno all’Ucraina: “Mosca non negozia in buona fede”

Kallas, Alta Rappresentante Ue
Kallas, Alta Rappresentante Ue

Decisamente scettica sulle trattative con la Russia l’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas, che continua a spingere per proseguire la politica delle sanzioni e per portare avanti il piano di riarmo. “Ieri sono trascorse tre settimane da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco immediato di 30 giorni. Da allora, Putin ha bloccato, ostacolato ed eluso gli sforzi per la pace. Così Kallas in un intervento alla sessione plenaria del Parlamento europeo, dove ha proseguito sostenendo che Mosca “non sta negoziando in buona fede“.

Fondamentale perciò, secondo l’Alta rappresentante, il sostegno dell’Unione europea a Kiev, per metterla nelle condizioni di avere una posizione forte al tavolo dei negoziati. “Abbiamo recentemente adottato il 16esimo pacchetto di sanzioni per esercitare maggiore pressione sulla Russia. Ora stiamo discutendo il 17esimo pacchetto e c’è già un chiaro consenso. Ne abbiamo bisogno“, ha aggiunto.

Sull’andamento dei negoziati, Kallas ha detto di aver accolto “con favore i colloqui sul cessate il fuoco” in Ucraina, come anche “i primi passi fatti“. Tuttavia, ha proseguito la politica estone, “mi dà fastidio che i colloqui sul cessate il fuoco siano tutti sugli attacchi” a cose, persone, civili, “sulle uccisioni“. “Dobbiamo  essere molto fermi su questo. Abbiamo un piano” basato sul “rispetto del diritto internazionale, che significa anche la carta delle Nazioni Unite, l’integrità territoriale del paese, la sovranità e l’indipendenza di un paese. Lo stiamo supportando“. Gli strumenti dell’Ue contro “l’aggressore“, conclude Kallas, “sono le sanzioni per esercitare pressione”

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