Ucraina, missili balistici su Kiev: colpita la stazione metropolitana, 4 morti

Ucraina, missili balistici russi colpiscono Kiev: 4 morti e 3 feriti

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Questa mattina le forze russe hanno sferrato un attacco con missili balistici sulla capitale ucraina, nel nel distretto di Shevchenkivskyi,  causando la morte di quattro persone e ferendone tre. La notizia è stata riportata poco dopo gli avvenimenti dal capo dell’amministrazione militare della città, Tymur Tkachenko. L’allarme aereo è scattato questa mattina, alle ore 05:50 locali (le 04:50 italiane).

Fra i danni maggiori registrati alle infrastrutture, quello arrecato alla stazione Lukyanivska della metropolitana di Kiev, ora chiusa temporaneamente anche per via dello scoppio di un tubo dell’acqua, che ha causato allagamenti nell’area circostante. La stazione interessata dall’attacco si trova vicino a una fabbrica di armi, più volte bersagliata da raid russi. Riportati anche incendi e crolli che hanno interessato diversi edifici residenziali, le cui immagini stanno circolando in queste ore sui social. Sono diverse le zone della città in cui l’approvvigionamento idrico è stato temporaneamente interrotto.

Nell’attacco di questa mattina Mosca aveva lanciato complessivamente quattro missili balistici Iskander-M/KN-23, 39 droni kamikaze di tipo Shahed e vari tipi di droni-esca, come riferito dall’aeronautica militare ucraina. Due dei missili balistici e 24 droni sono stati abbattuti, mentre 14 droni-esca sono caduti in aree aperte.

Colpito anche un sito militare dopo l’uso dei missili Atacms da parte ucraina

L’esercito del Cremlino ha rivendicato inoltre un attacco a una struttura militare nei pressi di Kiev, che sarebbe stata colpita per rappresaglia dopo l’uso dei missili americani Atacms contro obiettivi russi. Mosca aveva già annunciato possibili ritorsioni a seguito dell’attacco, neutralizzato dalla contraerea russa, con le armi provenienti dagli alleati occidentali.

“Le forze armate russe hanno effettuato un attacco con armi a guida di precisione contro strutture militari-industriali ucraine, in particolare un sito che produce missili a lungo raggio“, queste le parole del ministro della Difesa russo Sergej Šojgu.

Lo stesso ministero della Difesa ha annunciato poche ore fa che Mosca ha riconquistato il 60% del territorio occupato nel Kursk, e che l’esercito sta procedendo a un’offensiva “in tutte le direzioni” volta a recuperare le regioni interessate. Finora sono stati ripresi 800 km quadrati di territorio.

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