Una spessa coltre di fumo si alza nei cieli del quartiere di Golosivski, a Kiev, in Ucraina, dove cinque missili balistici russi sono riusciti a raggiungere il suolo e a provocare ingenti danni. Le esplosioni, le fiamme e la devastazione seguono di qualche ora il discorso dalla Nazione di Vladimir Putin, che continua a ribadire la necessità di una resa ucraina, eliminando la possibilità di un cessate il fuoco nel prossimo futuro.
L’ultimo attacco delle truppe aeree russe ha provocato tanti danni. Da ciò che si apprende, sono state deteriorate sei ambasciate, tra cui quella del Portogallo. I missili Iskander, seppur abbattuti, hanno causato un morto, nove feriti e gravi guasti a diversi edifici, tra cui la chiesa di San Nicola e un centro commerciale. Ad aver subito di più è stata la missione diplomatica di Lisbona, il cui governo ha condannato con veemenza l’imboscata e ha convocato l’incaricato d’affari russo per una protesta formale. Compresi la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto Rappresentante UE, Kaja Kallas, hanno denunciato il “disprezzo di Putin per il diritto internazionale“.
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Nella stessa notte, inoltre, la Russia avrebbe lanciato diversi attacchi con droni sul territorio ucraino. Questi, però, sarebbero stati intercettati dalle forze di difesa ucraine, che hanno dichiarato di essere riuscite a “individuare e neutralizzare tutte le minacce in avvicinamento alla città e al territorio della Capitale“.
In un comunicato ufficiale, il Cremlino ha chiarito le motivazioni che avrebbero portato all’attacco di questa notte. I cinque missili balistici sarebbero una risposta al bombardamento messo in atto dalle forze di Kiev con missili americani Atacms e britannici Storm Shadow sulla regione russa di Rostov sul Don. Si tratta di un’offensiva messa in atto diversi giorni fa e su cui però Mosca si sarebbe mostrata intransigente. La Russia ha infatti immediatamente sostenuto di voler vendicare l’attacco, preferendo però attendere alcuni giorni.
Secondo quanto dichiarato dal ministero di Difesa russo, sembrerebbe che l’attacco notturno abbia colpito un centro di comando dei servizi di sicurezza ucraini, un ufficio di progettazione di missili e posizioni dei sistemi di difesa aerea “Patriot“. Al momento, però, tali informazioni non sono ancora state confermate da Kiev.
Ucraina, attaccata anche la città di Kherson
Oltre agli attacchi sulla Capitale, l’Ucraina ha confermato che diversi missili hanno colpito nella notte anche la città di Kherson, capitale della Regione conquistata dalla Russia. Sembrerebbe che i risultati dell’offensiva siano stati devastanti, portando alla morte di una persona e al ferimento di altre sei.
La notizia è stata confermata dalle autorità regionali della città, che si trova nel Sud del Paese, affacciata sul mar Nero. La situazione a Kiev non sarebbe di molto migliore. Sembrerebbe che gli attacchi di questa notte abbiano provocato diversi danni a infrastrutture e che alcuni veicoli abbiano preso fuoco.
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