Dagli ultimi sviluppi è noto come il leader nordcoreano Kim Jong-un potrebbe presto recarsi in Russia per un incontro con Vladimir Putin. Il Ministro degli Esteri della Corea del Nord, Choe Son-hui, è attualmente a Vladivostok e domani è attesa a Mosca. I media russi segnalano che il viaggio di Choe potrebbe servire a discutere di una futura visita di Kim, un evento che potrebbe avere importanti implicazioni geopolitiche.
Secondo quanto riportato dall’ambasciata russa in Corea del Nord, la visita di Choe si inserisce in un contesto di “dialogo strategico” tra i due Paesi. Tuttavia, il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla presenza di truppe nordcoreane in Russia, considerandola una seria “minaccia per la sicurezza“. Yoon ha dichiarato che questa cooperazione militare è “illegale” e rappresenta un pericolo non solo per la Corea del Sud, ma per l’intera regione.
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Ucraina: gli sviluppi dell’incontro
Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha espresso preoccupazioni, definendo il dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia una “minaccia per la sicurezza” e dichiarando “illegale” la cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca. Da parte sua, il Cremlino ha chiarito che non è previsto un incontro tra Putin e Choe.
Un funzionario del ministero per l’Unificazione di Seul ha dichiarato alla Yonhap che, sebbene sia difficile fare previsioni riguardo all’agenda della visita di Choe, è plausibile un coordinamento su risposte specifiche al dispiegamento di truppe in Russia. Si ritiene, inoltre, che la missione di Choe possa includere colloqui con ufficiali russi per organizzare una futura visita di Kim Jong-un a Mosca, finalizzata a un incontro diretto con Putin. Secondo Hyun Seung-soo, vice direttore del Korea Institute for National Unification, le due parti potrebbero discutere di strategie congiunte di risposta in vista delle elezioni presidenziali statunitensi e pianificare l’agenda per la visita di Kim in Russia.
Ucraina: i soldati nordcoreani
Il governo sudcoreano ha riferito di un dispiegamento di circa 3.000 soldati nordcoreani in campi di addestramento russi, con previsioni che indicano un potenziale aumento della presenza fino a 12.000 unità. Un funzionario del ministero per l’Unificazione di Seul ha osservato che, nonostante l’agenda della visita di Choe rimanga poco chiara, ci si aspetta un coordinamento per rispondere al dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia. Questo punto è cruciale, poiché suggerisce che le due nazioni potrebbero pianificare azioni congiunte in un contesto di crescente tensione internazionale.
Le aspettative sono che durante la missione di Choe si discuta anche della possibilità di una visita di Kim a Mosca, un incontro che potrebbe intensificare ulteriormente le relazioni tra Nord Corea e Russia. Kim aveva già visitato la Russia a settembre 2023 e ha accolto Putin a Pyongyang a giugno. Gli analisti suggeriscono che Kim potrebbe trovarsi a Mosca all’inizio del prossimo anno, dando così ulteriore impulso a questa alleanza.
Ucraina: le contromisure contro l’escalation
Date queste tensioni, Zelensky ha recentemente avuto un colloquio con il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. Il presidente ucraino ha espresso la sua gratitudine per il costante supporto della Corea del Sud alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, apprezzando sia l’assistenza umanitaria che quella finanziaria. Durante il dialogo, i due leader hanno discusso dell’impatto del coinvolgimento delle forze nordcoreane nell’invasione russa, evidenziando un dispiegamento recente di truppe nordcoreane nei campi di addestramento russi.
I due presidenti hanno concordato di rafforzare la cooperazione in materia di intelligence e di sviluppare contromisure per affrontare questa escalation militare. Zelensky ha sottolineato l’importanza di coinvolgere partner comuni in queste strategie, evidenziando così la necessità di una risposta coordinata di fronte a una minaccia crescente.
La Cina si trova in una posizione scomoda a causa dell’invio di truppe nordcoreane in Ucraina, una questione che non è stata ufficialmente confermata né da Mosca né da Pyongyang. La Cina ha sempre mantenuto una posizione ambigua riguardo al conflitto in Ucraina, chiedendo de-escalation e dialogo, ma ora si trova a dover affrontare una situazione che mina la sua storica influenza sul regime nordcoreano.
Nonostante il mantenimento di relazioni strategiche e commerciali con la Corea del Nord, Pechino non sembra gradire questo riavvicinamento tra Pyongyang e Mosca. Gli esperti avvertono che un Nord Corea militarmente aggressiva, supportata dalla Russia, potrebbe andare contro gli interessi cinesi. La Cina, infatti, preferirebbe mantenere un regime nordcoreano controllato e un ambiente di stabilità nella penisola coreana.
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