Ucraina, esplosioni su ponte Crimea: Russia accusa Kiev

Le parole del ministro degli Esteri russo sull'attacco di oggi al ponte di Crimea: "Regime terroristico, Kiev con Gb e Usa sono responsabili"

Redazione
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Paura e terrore sul ponte di Crimea: le esplosioni sullo strategico ponte che collega la Crimea alla Russia hanno provocato almeno due morti. Per la Russia la situazione è chiara: la responsabilità è dell’Ucraina, Gb e Stati Uniti.

Ponte Crimea: le esplosioni

Secondo quanto riferito dal canale Telegram Grey Zone vicino al gruppo Wagner, spiega la Cnn, le esplosioni sul ponte di Crimea sarebbero avvenute alle 3.04 e alle 3.20 del mattino (ora locale), danneggiando parte della struttura. Il ministero dei Trasporti russo ha intanto affermato che il ponte ha subito danni alle sue campate ed è in fase di ispezione da parte dei funzionari. Il ministero non è andato nei particolari dell’entità del danno, ma ci sono dei video pubblicati su Telegram da media e blogger russi e filorussi che mostrano una parte del ponte crollata e un veicolo danneggiato.

Ponte Crimea: l’accusa dalla Russia

Su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha dichiarato: “L’attacco di oggi al ponte di Crimea è stato effettuato dal regime di Kiev. Questo regime è terroristico e ha tutte le caratteristiche di un gruppo criminale organizzato internazionale. Le decisioni vengono prese da funzionari e militari ucraini con la partecipazione diretta di agenzie di intelligence e politici americani e britannici. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono responsabili della struttura di questo Stato terrorista“.

Prima dell’intervento da Mosca, erano state le autorità filo-russe ad aver accusato Kiev per le esplosioni. “Il regime terroristico di Kiev ha commesso un nuovo crimine: ha attaccato il ponte di Crimea” ha denunciato il presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Crimea, Vladimir Konstantinov. “Kiev non poteva non sapere che la strada è esclusivamente ad uso civile. Ma questo non ha mai fermato i terroristi“, ha poi aggiunto sull’attentato al ponte di Crimea.

Ponte Crimea, Medvedev: “Servono metodi disumani”

In seguito alle esplosioni sul ponte di Crimea, le parole del presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev: “Servono metodi disumani per combattere i terroristi, non bastano sanzioni internazionali, intimidazioni o esortazioni, capiscono solo il linguaggio della forza. Quindi è necessario far saltare in aria le loro case e le case dei loro parenti. Cercare ed eliminare i loro complici“.

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