Un drone ha colpito il sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl, lo confermano il presidente dell’Ucraina, Voloymyr Zelensky, e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea). L’esplosione si sarebbe verificata intorno all1:50 di questa notte e, secondo quanto riportato dal leader di Kiev, avrebbe provocato “danni ingenti” e lo scoppio di un incendio. Al momento non vi sarebbero alterazioni dei livelli di radiazioni né all’interno né all’esterno della struttura.
Il dubbio principale su quanto accaduto riguarda le responsabilità del lancio del drone. Da un lato, il presidente Zelensky ha accusato Mosca di aver attaccato la centrale nucleare, mettendo in pericolo il popolo ucraino, e in generale quello europeo, a causa del rischio di provocare una fuoriuscita di materiale radioattivo. Dall’altro, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha negato che l’attacco abbia una matrice russa, sostenendo al contrario che si tratti di un tentativo di manipolazione da parte di Kiev, per evitare che i negoziati per la pace, portati avanti da Usa e Russia, proseguano.
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Last night, a Russian attack drone carrying a high-explosive warhead struck the protective shelter over Reactor 4 at the Chernobyl Nuclear Power Plant. The engine on the ground closely resembles the MD-550 model used in Shahed-136 (Geran-2) drones. pic.twitter.com/zkBOZJcnwp
— Chernobyl (@TourChernobyl) February 14, 2025
L’attacco è infatti giunto a poche ore dall’annuncio da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dell’apertura di una trattativa con Mosca per portare al cessate il fuoco in Ucraina, dove la guerra imperversa ormai da tre anni. Lo scorso mercoledì, il Tycoon, ha avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin, presidente russo, con cui ha confermato la necessità di dare avvio immediato alle negoziazioni, al fine di portare alla pacificazione dell’Ucraina.
Le trattative, però, avrebbero lasciato uno spazio liminare a Kiev, che rischierebbe quindi di vedere intaccata la sua integrità territoriale, oltre a rischiare il posto nella Nato che auspica da anni. Inoltre, i negoziati avrebbero escluso anche l’Unione europea, che continua a chiedere di essere inclusa nei tavoli negoziali, non ancora partiti, in quanto potenzialmente influenzata dalle decisione che verranno prese dai negoziatori Usa e russi.
Ucraina, Zelensky: “Putin si sta preparando a continuare a ingannare il mondo”
A seguito del danneggiamento del “sarcofago” della centrale di Chernobyl, ovvero della struttura in acciaio e cemento che copre il reattore 4 della centrale, il presidente ucraino ha deciso di rilasciare una nota ufficiale in cui accusa apertamente la Russia e indica l’evento di questa notte come la prova che Vladimir Putin non è realmente intenzionato a trattare per la pace in Ucraina.
“Mosca non cambia la sua folle retorica statale antiumana. E questo significa che Putin non si sta preparando ai negoziati“, ha infatti dichiarato il leader di Kiev, sottolineando come la Russia sia l’unico Stato al mondo che può attaccare questo tipo di strutture senza temere conseguenze di alcun tipo. “Questa è una minaccia terroristica per il mondo intero“, ha continuato Zelensky, ricordando come la struttura colpita sia stata costruita dall’Ucraina, da diversi Paesi Ue e dagli Stati Uniti, ovvero da “tutti coloro che vogliono una vera sicurezza delle persone“.
Il leader ucraino ha poi sottolineato che l’incendio scaturito dall’attacco del drone è stato prontamente spento, ma che i livelli di radiazioni nella zona sono aumentati e sono quindi monitorati attentamente. All’interno della nota, poi, Zelensky sottolinea come l’attacco al reattore 4 di Chernobyl sia la conferma che il presidente russo “si sta preparando a continuare a ingannare il mondo“, promettendo di essere aperto alle trattative, mentre ogni notte continua ad attaccare le infrastrutture dell’Ucraina.
Il discorso del presidente di Kiev, dunque, si conclude con un appello agli Stati occidentali, affinché si impegnino unitamente per esercitare pressioni “sull’aggressore“, così che la Russia si assuma la responsabilità delle azioni che mette in atto. Sulla questione è poi intervenuta l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, che ha definito l’attacco di questa notte “inaccettabile“, per poi aggiungere: “Quanto accaduto dimostra che la Russia non è alla ricerca della pace“.
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