Ucraina, raid russi su Kiev: alla vigilia dei colloqui Mosca stringe la morsa

Pioggia di droni sulla capitale ucraina: 3 morti e 10 feriti. L'attacco del Cremlino arriva a poche ore dalla ripresa dei colloqui tra Zelensky e Trump

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Una pioggia di droni russi si è abbattuta nella notte sulla capitale Ucraina. Il bilancio a seguito dell’attacco è di tre morti e dieci feriti. Fra le vittime si conta anche una bambina di 5 anni, mentre un altro bambino di soli 11 mesi è rimasto ferito.

Durante la notte si sono sentite diverse esplosioni: nell’attacco russo sono stati colpiti degli edifici, alcuni dei quali hanno preso fuoco ai piani superiori. Le sirene dell’antiaerea hanno suonato a Kiev e nelle regioni circostanti per quasi tutta la notte, segnalando l’allarme rientrato solo poche ore fa. I droni russi hanno colpito anche due grattacieli nel distretto di Podil. A comunicare la notizia dell’attacco, con i relativi morti e feriti sono stati il sindaco della città Vitali Klitschko e l’amministratore militare Teymur Tkachenko, tramite Telegram.

L’attacco alla vigilia dei colloqui Usa-Ucraina

Il pesante attacco sferrato da Mosca contro Kiev arriva a poche ore dall’inizio dei colloqui tra Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo l’esito apparentemente positivo della telefonata di Putin con il Tycoon. In quell’occasione, Mosca aveva promesso una pausa negli attacchi contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Ciononostante, sembra che la Russia non abbia allentato la presa, e che anzi, negli ultimi giorni i suoi raid si siano concentrati soprattutto su obiettivi civili.

Il Cremlino intanto si prepara per la partecipazione ai colloqui di lunedì 24 marzo “con spirito costruttivo e combattivo“. A dichiararlo è Grigory Kasarin, ex diplomatico che presiede la commissione Esteri del Consiglio della Federazione e una delle due personalità che guiderà la delegazione russa a Riad. Kasarin si è detto speranzoso sull’obiettivo di “raggiungere almeno qualche progresso”, tentando di “risolvere almeno una questione“.

Non è chiaro ancora quale sia l’obiettivo che in questo momento la Russia intenda risolvere per primo, ma Yuri Ushakhov, consigliere per la politica estera di Mosca aveva fatto riferimento nei giorni scorsi al cessate il fuoco nel Mar Nero. Anche la telefonata tra Putin e Trump, secondo quanto riportato dalla nota diffusa successivamente da Washington, aveva messo in evidenza questo punto primario.

La difesa aerea russa intercetta 59 droni dall’Ucraina

Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha invece comunicato che durante la notte la difesa aerea di Mosca è stata in grado di neutralizzare 59 droni provenienti da Kiev.

Nel comunicato si legge che gli attacchi intercettati sono relativi a “29 droni sul territorio della Regione di Rostov, 20 droni sulla Regione di Astrakhan, tre droni sulla Regione di Voronezh, tre droni sul territorio della Regione di Volgograd, due droni sul territorio della Repubblica di Crimea e un drone in ciascuna delle Regioni di Kursk e Saratov“. La dichiarazione del ministero della difesa aggiunge che non sono state rilevate vittime né danni rilevanti a seguito del raid ucraino.

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