Turchia, 15 milioni di voti per Imamoglu, ora candidato dell’opposizione alle presidenziali

L'ex sindaco, unico candidato alle primarie del principale partito dell'opposizione, viene votato da 15 milioni di persone

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Il primo cittadino della capitale della Turchia, attualmente in carcere e sollevato dalle sue funzioni, sarà il candidato dell’opposizione alle presidenziali previste per il 2028. In 15 milioni hanno espresso la loro preferenza per l’ex sindaco di Istanbul, arrestato pochi giorni fa con l’accusa di corruzione e trasferito nel carcere di massima sicurezza di Marmara, nel distretto di Silivri.

Le primarie del maggior partito dell’opposizione, il Chp hanno registrato ieri un’enorme affluenza della popolazione, in subbuglio dopo l’arresto di Imamoglu. Quest’ultimo è stato l’unico candidato: poco prima che il sindaco venisse fermato, gli altri candidati gli hanno lasciato spazio, decidendo di non presentarsi. Già prima dell’ufficializzazione dell’arresto, l’ex primo cittadino, ritenuto il principale rivale di Erdogan nella corsa alla presidenza, era stato messo sotto inchiesta con vari capi d’accusa.

Le consultazioni si sono tenute in tutte le 81 provincie del Paese. Dei 14 milioni e 850 mila cittadini che hanno votato, 1 milione e 653mila risultano iscritti al partito di Imamoglu, il Chp, forza politica laica e di centro sinistra, principale esponente dell’opposizione al governo di Erdogan.

Turchia, arrestati 9 giornalisti che hanno seguito le proteste

Nel frattempo è arrivata la notizia dell’arresto di nove giornalisti che hanno ripreso e seguito le manifestazioni di protesta che sono seguite all’arresto di Imamoglu. I nove erano stati messi in custodia cautelare dopo le retate della polizia avvenute nelle loro abitazioni all’alba di oggi.

A denunciare l’arresto dei professionisti è stato il sindacato dei giornalisti turco Disk Basin Is, che fornisce anche l’elenco delle persone arrestate dalle forze governative: si tratta di Onur Tosun dell’emittente Now, il fotoreporter Bulent Kilic, la giornalista Zeynep Kuray, il reporter di Afp Yasin Akgul, il giornalista Hayri Tunc, il fotoreporter della municipalità di Istanbul Kurtulus Ari, il reporter del portale Sendika, Zisan Gur, il fotoreporter Murat Kocabas, il giornalista Gokhan Kam e Baris Ince di BirGun. 

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