Il bilancio del naufragio di due imbarcazioni nel Mar Mediterraneo, nelle acque a largo delle isole Kerkennah, in Tunisia, continua a peggiorare. Mentre le ricerche delle motovedette e della Guardia costiera tunisina continuano, è stato accertato che tra i 27 corpi senza vita recuperati dalle acque c’è anche quello di un neonato. L’ennesima vittima innocente del mare, tra le prime di questo 2025.
Tra gli 83 passeggeri tratti in salvo sono invece presenti 17 donne e 7 minori, di cui 15 hanno necessitato del trasferimento in ospedale regionale Slim Hadri a causa delle loro condizioni. Sembrerebbe, secondo il racconto dei sopravvissuti, che a bordo delle due imbarcazioni fossero presenti circa 110 persone. Le autorità per il momento però proseguono con le ricerche, allo scopo di capire se siano presenti altre vittime.
Tunisia, i soccorsi
Secondo quanto dichiarato dalle autorità tunisine, il naufragio delle due imbarcazioni è avvenuto a tre miglia nautiche al largo delle isole Kerkennah e che, per ragioni ancora da comprendere, entrambe le imbarcazioni non sono riuscite a proseguire il loro viaggio. Una delle due si è infatti capovolta mentre l’altra è colata a picco in mare, come confermato dal direttore regionale della Protezione civile di Sfax, Zied Sdiri.
Solo pochi giorni fa, lo scorso 31 dicembre, un barcone con a bordo 19 migranti si è rovesciato a largo delle coste tunisine, provocando due morti. In questa tragedia ha perso la vita anche un bambino di 5 anni, la cui morte ha sconvolto il Paese.
