Una chat del Pentagono, fuga di dati e pareri non richiesti sull’Europa. Questo l’attuale scenario che ha visto protagonista l’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, finita in una bufera mediatica senza eguali. Tra i piani di guerra in Yemen e gli affondi sull’Ue, il Tycoon non solo ammette che ci sia sta una grave falla della sicurezza con l’inserimento del direttore del The Atlantic nella conversazione top secret, difendendo il suo consigliere autore dell’errore. Ma, contrattacca e sostiene senza pensarci due volte, quei messaggi in cui il suo Vice, JD Vance, è tornato a insultare l’Europa.
Trump difende e butta benzina sul fuoco
Esordendo con un “sono d’accordo con lui“, il Presidente a stelle e strisce ribadisce con nonchalance che gli europei “sono dei parassiti, lo sono stati per anni“. L’inquilino della Casa Bianca ha salvato il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, a suon di “ha imparato la lezione ed è un brav’uomo” e “non si deve scusare, sta facendo del suo meglio“. Incalzato dalle domande dei giornalisti sullo scandalo, il Tycoon puntualizza fermamente che la sicurezza dell’amministrazione “è più forte che mai“, assicurando il commander-in-chief che “nessuna informazione classificata è stata condivisa“.
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Trump ha poi difeso l’uso dell’app Signal dove sono stati scambiati i messaggi, “lo fanno tutti anche in ambienti militari“, ma ha ammesso che “queste cose succedono quando si è fuori dalla Situation Room“, il luogo più sicuro al mondo, e che sarà fatta “una verifica“, che comunque non è un’indagine. Il Tycoon, poi, rigira la situazione nel suo stile, prendendosela con il direttore del magazine definito un “viscido che si sta facendo pubblicità” e che fa “male agli americani“.
La bufera diplomatica nata da un’irrispettoso scambio senza peli sulla lingua nella famigerata chat nei confronti dell’Europa tra Vance e Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha rivelato cosa pensa nel privato l’amministrazione di Trump. “Non sopporto di dover salvare di nuovo l’Europa“, ha scritto il numero due del Presidente statunitense riferendosi ai raid contro gli Houthi in Yemen. “Condivido pienamente il tuo odio per il parassita europeo, è patetico“, ha replicato il capo del Pentagono. Parole taglienti dalle quali però il Tycoon non ha preso le distanze, anzi le ha condivise rincarando la dose. “Sono stati parassiti per anni ma non li biasimo, biasimo Biden“, afferma Trump riferendosi al suo predecessore, agli scambi commerciali e ai dazi.
Tajani risponde a Trump e Vance
E mentre l’Unione europea tace, a Vance hanno risposto la Gran Bretagna e l’Italia, con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha ricordato a Washington che, con la missione Aspides, “i nostri mercantili ce li proteggiamo da soli, con la nostra Marina militare che ha abbattuto diversi droni lanciati dagli Houthi contro di noi“.
“Forse – ha sottolineato il titolare della Farnesina – Vance è appena arrivato, magari non conosce il pregresso, ma siamo integrati in una serie di operazioni, anche con gli Usa e Gb. Lì c’è la Marina militare italiana, i nostri mercantili ce li proteggiamo, non ce li proteggono altri, e noi proteggiamo altri come altri proteggono noi. Questo per mettere i puntini sulle i, con grande rispetto e senza odiare nessuno”.
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