Trump non supporterà ancora a lungo l’Ucraina: “Zelensky non vuole la pace”

Il Presidente degli Stati Uniti incontrerà alcuni alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per valutare ed eventualmente adottare misure su Kiev

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Una giornata intensa durante la quale Donald Trump si è esposto con nuove dichiarazioni sui suoi social tornando ad incrociare le armi con il leader ucraino, Volomydyr Zelensky. Il presidente americano, difatti, sembrerebbe sempre più orientato a sospendere gli aiuti all’Ucraina nell’ambito della guerra, in quanto non “tollererà ancora a lungo” la posizione di Zelensky sul cessate il fuoco, che il leader ucraino ha esposto ieri nell’ambito del vertice di Londra. “Questo ragazzo – prosegue Trump – non vuole che ci sia la pace finché avrà il sostegno dell’America e l’Europa“.

In ogni caso, il Tycoon incontrerà alcuni alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per valutare ed eventualmente adottare misure su Kiev. Secondo quanto appreso dal New York Times citante funzionari anonimi dell’amministrazione alla Casa Bianca, tra le considerazioni che verranno affrontate rientrano proprio la sospensione o l’annullamento degli aiuti militari americani all’Ucraina, comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate e pagate durante l’amministrazione di Joe Biden. Quindi, Trump oggi potrebbe discutere della sospensione immediata degli aiuti a Kiev.

Immediata la risposta del leader ucraino che ha sottolineato la necessità di una “vera pace e gli ucraini la desiderano più di tutti perché la guerra rovina le nostre città e i nostri paesi“. Zelensky rassicura poi che l’Ucraina sta lavorando “insieme all’America e ai partner europei” esprimendo la forte speranza nel ricevere il sostegno degli Stati Unitinel cammino verso la pace“.

La trattativa sui minerali

Inoltre, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che l’intesa sui minerali con l’Ucraina non sarebbe più sul tavolo delle trattative. “Zelensky avrebbe potuto andarsene con una garanzia economica che avrebbe portato benefici all’Ucraina e per una generazione“, commenta difatti il consigliere per la Sicurezza Nazionale americana, Mike Waltz a proposito della mancata firma dell’accordo sui minerali e le terre rare dopo lo scontro nello Studio Ovale tra i due leader. “E’ davvero incomprensibile – prosegue il consigliere statunitense – il motivo per cui abbiamo ricevuto una tale ostilità“.

Il discorso di Trump sullo Stato dell’Unione

Domani sarà una grande serata. Dirò le cose così come sono!“. Esordisce Donald Trump a proposito del discorso sullo Stato dell’Unione che pronuncerà al Congresso in programma per domani sera. Tante le aspettative, quante le polemiche che con molta probabilità prenderanno il via a margine delle dichiarazioni del Tycoon. Non stupisce comunque che “dirà le cose così come sono“, in quanto si tratta del leitmotiv al quale ha ormai abituato il mondo intero.

Il discorso sullo Stato dell’Unione rappresenta un evento estremamente importante con il quale il Presidente statunitense periodicamente fornirà al Congresso informazioni sullo Stato dell’Unione sottoponendo alla sua attenzione le misure che riterrà necessarie e opportune. Il suo predecessore, Joe Biden, ha pronunciato il suo primo discorso di fronte ad una seduta congiunta del Congresso il 28 aprile 2021, quando era in carica ancora da pochi mesi.

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