Funerali Papa, Trump conferma “diversi incontri a Roma”: Zelensky pronto al vertice

Il Tycoon, comunque, potrebbe sia incontrare i vertici dell'Ue, compresi Ursula Von der Leyen e Antonio Costa, sia il leader ucraino Volodymyr Zelensky. La prima opzione sembra però meno possibile della seconda

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Donald Trump arriverà in Italia domani, pronto per recarsi in Vaticano con sua moglie e altri membri della delegazione statunitense al fine di partecipare ai funerali di Papa Francesco. Il Presidente Usa è stato tra i primi capi di Stato esteri a confermare la sua presenza, annunciando con un rumoroso “non vedo l’ora!” la sua decisione. L’arrivo del Tycoon ha ovviamente moltiplicato i rischi e i timori per l’evento, con sicurezza rafforzata, ma soprattutto con la consapevolezza che i funerali del Papa potrebbero divenire solo l’anticipo di una serie di bilaterali politici.

Ho molti incontri in programma“, ha annunciato ieri il titolare della Casa Bianca, confermando quindi che, a margine delle esequie, il Tycoon potrebbe incontrare altre personalità politiche. Sono circa 170 le delegazioni estere che raggiungeranno il Vaticano e sembrerebbe che alcune siano più agguerrite di altre rispetto alla possibilità di avere colloqui con i propri omologhi.

Il Tycoon, comunque, potrebbe sia incontrare i vertici dell’Ue, compresi Ursula Von der Leyen e Antonio Costa, sia il leader ucraino Volodymyr Zelensky. La prima opzione sembra però meno possibile della seconda. Innanzitutto, fonti del governo hanno smentito l’organizzazione dei un vertice, sia per il rispetto dell’occasione sia perché mancherebbe ancora un’intesa che sia conveniente per entrambe le parti.

Trump: “Dobbiamo raggiungere accordo con Zelensky”

Sembra invece più probabile un incontro tra il leader Usa e quello ucraino. Lo scorso martedì, Zelensky ha annunciato la sua volontà di incontrare Trump in Vaticano, magari alla presenza di altri leader europei. Al centro delle discussioni, ovviamente, vi sarebbe il futuro dell’Ucraina e di un possibile cessate il fuoco. Al momento, però, il Tycoon non ha né confermato né smentito la possibilità, anche se la sua frustrazione nei confronti del proseguimento del conflitto sembra sempre più palpabile.

Penso che abbiamo un accordo con la Russia, dobbiamo raggiungere un accordo con Zelensky“, ha infatti dichiarato ieri il miliardario, confessando come fosse inizialmente convinto che fosse più semplice trattare con il leader ucraino piuttosto che con quello russo. “Finora è stato più difficile, ma va bane. Penso che faremo un accordo con entrambi“, ha poi aggiunto speranzoso.

Al momento, comunque, le speranze sembrano essere destinate a rimanere tali. Trump ha intenzione di incontrare Putin, ma la data del vertice è ancora da destinarsi. Alcuni hanno ipotizzato che i due presidenti potessero incontrarsi nel corso del viaggio in Arabia Saudita dello statunitense, ma sembrerebbe che il Tycoon abbia smentito la possibilità, chiarendo che l’intenzione sarebbe quella di incontrarlo dopo il suo ritorno.

La proposta Usa per la pacificazione dell’Ucraina

Inoltre, c’è da considerare il contenuto dell’ultima proposta del presidente Usa per una pacificazione dell’Ucraina. Un foglio solo, contenente però tutte le informazioni necessarie per accontentare la Russia e, in parte molto minore, l’Ucraina. Al momento non si hanno certezze sulla reazione di Kiev, ma si ipotizza che la proposta debba essere modificata in alcune sue parti.

Innanzitutto, gli Usa propongono di riconoscere ufficialmente la Crimea come parte del territorio russo, accettando poi il controllo russo su ampie porzioni del Donbass e di altri territori occupati dopo l’invasione del 2022, come l’oblast di Luhansk e zone del Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia. Inoltre, verrebbero revocate tutte le sanzioni imposte dal 2014, permettendo in cambio all’Ucraina di avere la possibilità di un futuro ingresso nell’Ue, escludendo però qualsiasi possibile prospettiva di adesione alla Nato.

Secondo una fonte vicina a Kiev, il documento viene percepito come “estremamente sbilanciato a favore della Russia“, in quanto la sensazione è che il documento chiarisca i vantaggi per Mosca e sia molto vago invece su quelli per l’Ucraina. A quest’ultima concretamente spetterebbe solo la restituzione di una piccola porzione della regione del Kharkiv, che attualmente è sotto controllo russo. Inoltre, la centrale nucleare di Zhaporizhzhia passerebbe sotto il controllo Usa e l’energia prodotta sarebbe divisa tra Mosca e Kiev.

La pressione su Zelensky, che continua a chiedere un cessate il fuoco di almeno 30 giorni, è sempre più palpabile. In questo periodo di incertezza, intanto, proseguono gli attacchi su entrambi i territori, con vittime innocenti che quotidianamente imbrattano di sangue le strade dell’Ucraina e della Russia.

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