Il Cremlino smentisce le sette chiamate tra Putin e Trump: “Storie totalmente inventate”

Trump ha risposto alle rivelazioni di Woodward con toni forti, definendo il giornalista un "demente e squilibrato"

Redazione
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Il Cremlino ha smentito fermamente le affermazioni secondo cui il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente statunitense Donald Trump avrebbero avuto sette conversazioni telefoniche da quando Trump ha lasciato la Casa Bianca nel gennaio 2021. “No, non è vero“, ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, in un’intervista alla testata russa RBC, rispondendo a quanto sostenuto nel nuovo libro di Bob Woodward, intitolato “War”, in uscita il 15 ottobre.

Queste storie sono totalmente inventate“, ha aggiunto Peskov, citato anche dall’agenzia Tass. L’assenza di dialogo telefonico tra i due leader è stata ribadita con forza, mettendo in dubbio la credibilità del giornalista del Watergate. A queste affermazioni ha risposto anche Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump, che ha definito le rivelazioni di Woodward “falsità“. “Nessuna di queste storie inventate da Bob Woodward è vera“, ha affermato Cheung.

Trump e Putin: l’indiscrezione

Secondo Woodward, un assistente anonimo di Trump avrebbe rivelato che i due avrebbero conversato fino a sette volte e che durante la presidenza, Trump avrebbe anche inviato segretamente kit per il test Covid a Putin, nonostante tali test fossero introvabili negli Stati Uniti. “È incredibile pensare che si possa trattare una questione così seria con simili invenzioni“, ha commentato Peskov, riflettendo la posizione del Cremlino su questo tema.

La tensione si è intensificata anche con le recenti dichiarazioni della vice presidente Kamala Harris, che ha affermato che non incontrerebbe Putin per colloqui di pace senza la presenza dell’Ucraina. La reazione dell’ambasciata russa a Washington non si è fatta attendere, definendo le dichiarazioni di Harris “inaccettabili” e mostrando un certo risentimento. “La loro incapacità di trattare con la Federazione Russa si traduce in un linguaggio carico di rabbia e retorica offensiva“, hanno dichiarato.

Trump ha risposto alle rivelazioni di Woodward con toni forti, definendo il giornalista un “demente e squilibrato”. “Nessuna di queste storie inventate da Bob Woodward è vera e sono opera di un uomo veramente disturbato“, ha dichiarato in un comunicato. Woodward, nei suoi scritti, ha descritto Trump come il “presidente più spericolato e impulsivo della storia americana“, evidenziando le sue scelte controverse e il suo carattere di candidato presidenziale nel 2024.

La campagna elettorale di Trump ha ribadito che l’ex presidente non ha collaborato in alcun modo con Woodward per il libro, che Cheung ha etichettato come “spazzatura”. “Woodward è un totale mascalzone che ha perso la testa ed è lento, letargico, incompetente e generalmente noioso”, ha aggiunto Cheung, dimostrando quanto le tensioni politiche possano sfociare in accuse personali.

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