Donald Trump ha giurato come 47esimo presidente degli Stati Uniti D’America, davanti ad una sala stracolma di persone e soprattutto a pochi metri dal suo predecessore, Joe Biden. Il giuramento è stato certificato dal presidente della Corte suprema John Roberts e il tycoon ha posto le sue mani sulla Bibbia usata da Abraham Lincoln nel 1861 e su una che gli è stata regalata dalla madre nel 1955, quando il presidente eletto aveva solo nove anni. Poco prima di The Donald ha giurato anche il suo vicepresidente, che ha poi raggiunto sua moglie per darle un bacio.
La cerimonia si è svolta alla Rotonda del Campidoglio, visto che le temperature gelide di Washington non hanno reso possibile la cerimonia all’aperto. All’arrivo del miliardario, la sala si è presto riempita di applausi, che sono aumentati solo con l’arrivo di JD Vance, suo vice. Trump ha salutato per primo Biden per poi procedere con il rito del giuramento. Allo stesso tempo, nella Capital One Arena, dove migliaia di sostenitori si sono radunati per assistere all’insediamento davanti ai mega schermi, le urla di giubilo e gli applausi sono stati numerosi e di lunga durata.
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l’America“, queste le prime parole che Trump ha pronunciato da legittimo presidente degli Stati Uniti, per poi continuare sottolineando come uno dei suoi obiettivi principali sarà quello di porre fine alla “strumentalizzazione” e alla “politicizzazione” del dipartimento della Giustizia.
Una garanzia che giunge a poche ore dalla decisione di Biden di concedere la grazia anticipata a tutti i suoi famigliari, al virologo Anthony Fauci, all’ex capo di Stato maggiore Mark Milley e ai membri della commissione speciale che hanno indagato sui fatti del 6 gennaio 2021, per evitare che questi venissero presi di mira da Trump. “Da questo momento in poi, il declino americano è finito“, ha poi sancito il tycoon, soddisfatto e raggiante nella sala del Congresso Usa. Il neo presidente ha dato sfogo ai suoi desideri mettendo in scena quello che a molti più che un discorso presidenziale è apparso un vero e proprio comizio da campagna elettorale.
Gli auguri a Trump dalla politica mondiale
Durante la cerimonia di insediamento e il primo discorso presidenziale, sono giunti alla Casa Bianca i numerosi messaggi di auguri dei leader mondiali, tutti incentrati sulla volontà di mantenere stabili i rapporti con gli Usa e vederli prosperare nei prossimi quattro anni. Tra i primi a esprimersi, c’è il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha sottolineato come sia “importante continuare la nostra amicizia come è stato durante il primo mandato” e come in questi mesi dia fondamentale perseguire la pace e agire di conseguenza.
Anche Re Carlo d’Inghilterra, come riferito da Buckingham Palace, ha inviato un messaggio al neopresidente, incentrato sulla “relazione speciale e duratura tra il Regno Unito e gli Stati Uniti“. Per l’Unione europea si sono espressi Ursula Von der Leyen e Antonio Costa, rispettivamente presidente della commissione Ue e del Consiglio europeo, che hanno pubblicato sui loro profili social un messaggio identico: “L’Ue è ansiosa di lavorare a stretto contatto per affrontare le sfide globali. Insieme, le nostre società possono raggiungere una maggiore prosperità e rafforzare la loro sicurezza comune“.
Sulla stessa linea anche il messaggio dell’Alto rappresentante degli Affari esteri, Kaja Kallas, che ha ricordato come il legame transatlantico negli scorsi anni abbia “portato prosperità e forza a entrambe le sponde dell’Atlantico” e come “insieme, siamo più forti e più sicuri per affrontare le sfide globali“. Soddisfatto anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che ha sottolineato come con l’avvento di Trump sarà possibile “mettere il turbo alla spesa e alla produzione nel settore della difesa” e di conseguenza “raggiungere la pace attraverso la forza“.
Immediato anche il messaggio di Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele, intenzionato a portare l’alleanza tra Usa e Israele “a livelli ancora più alti“. Bibi si è detto “fiducioso” di poter completare la sconfitta dell’asse terroristi dell’Iran e di poter “inaugurare una nuova era di pace e prosperità nella nostra regione“. Sulla pace si è ovviamente concentrato anche il comunicato di Volodymyr Zelensky, che definito quello odierno come “un giorno di cambiamento e di speranza per la risoluzione di molti problemi” e per il raggiungimento di “una pace giusta e duratura, che è la massima priorità“.
Trump: “Salvato da Dio per rendere l’America di nuovo grande“
Trump ha poi ovviamente fatto riferimento all’attentato che lo ha visto protagonista lo scorso 13 luglio, quando è stato raggiunto da un proiettile che lo ha colpito all’orecchio. “Sono stato salvato da Dio per una ragione, per rendere l’America di nuovo grande“, ha sostenuto il miliardario, ricordando come questo evento lo abbia messo duramente alla prova, in quanto avrebbe tentato di privarlo della sua libertà e della sua stessa vita.
Il discorso di insediamento del presidente ha poi preso una piega diversa, concentrandosi sugli attacchi all’amministrazione di Joe Biden, definita “estremista e corrotta” perché composta da figure proveniente dalle élite del Paese. Il tycoon ha anche annunciato due grandi emergenze che avranno inizio nel Paese proprio oggi. Da un lato quella riguardante l’immigrazione irregolare, su cui il presidente ha intenzione di agire mandando l’esercito al confine e designando i cartelli della droga come vere e proprie organizzazioni terroristiche, dall’altro quella energetica.
“Deporterò milioni e milioni di migranti criminali“, ha continuato il miliardario, pronto a dedicarsi totalmente alla delicata questione dei dazi: “Invece di tassare i nostri cittadini per arricchire gli altri Paesi, metteremo tariffe e tasse ai Paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini“. Una promessa che fa tremare l’Unione europea e che garantisce quattro anni carichi di sorprese.
Durissime e preoccupanti le parole del presidente Usa sul tema dell’ecosostenibilità. Trump non ha intenzione di proseguire con le riforme del Green Deal, ma ha al contrario promesso di “allentare le normative sulle auto a combustibili fossili“, per poi ritirare gli Usa dall’accordo di Parigi sul clima che si prepone di limitare il riscaldamento globale al di sotto dei due gradi centigradi e di farlo calare fino un grado e mezzo, per porre fine alle catastrofi naturali che continuano a verificarsi nel nostro Paese.
Sono tornate, inoltre, le promesse imperialiste riguardanti la conquista del Canale di Panama, che dovrà tornare sotto il controllo degli Usa in quanto ad oggi è sfruttato per gli affari della Cina. Non si salva neanche lo spazio, in quanto Trump promette che gli Usa riusciranno a mettere la propria bandiera anche su Marte. Il tutto con Elon Musk che soddisfatto sorride a pochi metri di distanza. “Voglio essere un pacificatore e un unificatore“, ha dichiarato il nuovo Capo dello Stato, avvicinandosi alla conclusione del suo discorso, che è durato in totale 20 minuti, tra attacchi e slogan che potrebbero far pensare che il presidente non si sia ancora accorto che la campagna elettorale si è conclusa.
Le promesse di Donald Trump agli Usa
“Torno alla presidenza fiducioso e ottimista che stiamo iniziando una nuova emozionante era di successo nazionale“, sono queste le prime parole dell’eletto Donald Trump estratte in anteprima dalla Cnn dal discorso di insediamento che il tycoon terrà a Washington.
Nelle ore che hanno anticipato la cerimonia, che ha reso il nuovo inquilino della Casa Bianca il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America, l’atmosfera ha iniziato a farsi sempre più febbricitante. Il magnate dal biondo ciuffo sta già facendo capire come il Paese americano evolverà e muterà sotto la sua guida. Infatti, stando a quanto trasmesso dall’emittente televisiva statunitense, Trump intenderebbe chiamare “rivoluzione del buonsenso” quanto accadrà agli Usa, dopo quelli che ha definito “anni di declino assoluto“.
Secondo le promesse del tycoon, “l’ondata di cambiamento” che starebbe investendo la “più grande civiltà della storia” esprimerebbe in toto il suo desiderio di “agire ancora una volta con coraggio, vigore e vitalità“. Anche se sono state rese note alcune dichiarazioni del discorso considerato “unificante” e che Donald Trump terrà alle 18.00, ora italiana, non si esclude che il presidente eletto proseguirà il suo intervento improvvisando, come accade di consueto.
Tra gli “storici decreti esecutivi” che il tycoon firmerà, sarebbe emerso un provvedimento che ordina all’amministrazione federale di riconoscere solo “due sessi“. Secondo Trump con le ordinanze che entreranno in vigore con il suo trasferimento alla Casa Bianca, si darà inizio a quello che ha definito un “completo ritorno dell’America“.
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