Il piano di Trump per fermare la guerra in Ucraina: cedere la Crimea a Putin

Non vincerà il premio per l’originalità, ma il piano dell’ex Presidente USA potrebbe non essere tanto improbabile come sembra. Senza un accordo tra le parti in guerra, gli scontri in Ucraina potrebbero durare ancora molto a lungo, causando un ulteriore spreco di vite umane, oltre ad aumentare le tensioni tra la Russia e i paesi NATO

Gian Luca Giosue
4 Min di lettura

Secondo una recente indagine condotta dal Washington Post, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe espresso segretamente la convinzione di poter porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia qualora dovesse essere rieletto alla presidenza. Secondo fonti informate sul “piano“, Trump avrebbe discusso con i suoi consiglieri l’idea che l’Ucraina accetti la cessione della Crimea e del Donbass, come parte di un accordo per porre fine al conflitto. 

Tutti contro il piano di Trump

L’approccio Trump causerebbe un cambiamento significativo rispetto alla politica attuale dell’amministrazione Biden, che sin dall’inizio degli scontri in Ucraina ha sempre appoggiato Zelensky nella sua crociata per riprendersi la terra sottratta da Putin. Un drastico cambio di rotta che scatena polemiche e preoccupazioni sia negli Stati Uniti che all’estero. Accettare il controllo russo su parti dell’Ucraina amplierebbe la portata del territorio controllato dalla Russia, alimentando tensioni già elevate in Europa dopo la più grande guerra terrestre dalla Seconda Guerra Mondiale. 

abbraccio biden zelensky
Biden e Zelensky

Alcuni sostenitori di Trump hanno cercato di dissuaderlo da questa strategia, sottolineando le implicazioni negative e il pericolo di rinforzare la posizione di Putin sullo scacchiere internazionale. Il senatore Lindsey Graham ha dichiarato di aver trascorso gran parte del suo tempo cercando di convincere Trump sulla situazione  Ucraina, sottolineando la necessità che Putin paghi un prezzo per le sue azioni. 

Il presidente ucraino, ha ribadito la sua determinazione a non accettare la cessione di alcun territorio e ha rifiutato l’idea di uno scambio di porzioni del paese per un cessate il fuoco. Questo perché, secondo il punto di vista di Zelensky, tale accordo metterebbe l’Ucraina in una posizione di svantaggio senza alcuna garanzia che la Russia non riprenderà le ostilità in futuro.

Il piano di Trump è davvero una cattiva idea?

Molti critici hanno condannato la proposta di Trump, tra cui Emma Ashford del think tank Stimson Center, definendola un “accordo terribile“. Nel frattempo, il presidente Biden ha promesso sostegno a lungo termine all’Ucraina e ha delineato un piano per rafforzare le sue capacità militari, permettendole di difendersi meglio e, eventualmente, di passare all’offensiva.

Eppure, nonostante gli slogan e le opinioni polarizzate, che inevitabilmente andranno a pesare sulle elezioni presidenziali previste per il 5 novembre di quest’anno, la posizione di Donald Trump non sembra essere poi così fuori luogo. La guerra in Ucraina non ha portato ai risultati sperati da Zelensky: la Russia continua a guadagnare terreno, l’esercito ucraino ha perso svariate decine di migliaia di vite e i paesi NATO non sono intenzionati ad entrare nel conflitto al fianco dell’Ucraina.

Putin, guerra Ucraina
Vladimir Putin

Allo stato attuale una vittoria di Zelensky su Putin non appare plausibile, pertanto, l’unica via percorribile per porre fine alla distruzione e ai massacri sarebbe quella di negoziare tra i due paesi, barattando la cessione di una parte di territorio per la fine dell’aggressione russa. D’altronde, persino Papa Francesco è arrivato a incoraggiare l’Ucraina a seguire lo stesso piano di Trump: “è più forte chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo