Da quanto emerso al vertice di Madrid 2022, il principale concorrente sistemico della NATO è stato indicato essere la Cina. In quell’occasione è stata modificata anche la linea strategica degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico, invitando al summit i quattro alleati regionali: Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda. Com’è noto, Pechino, insieme a Pyongyang, sostiene le azioni russe nella guerra attraverso il trasferimento di prodotti elettronici trasformati in armi e con il rifornimento di armi.
Questo rende fondamentale per gli alleati un necessario coordinamento per contrastare l’avanzamento degli avversari. Tuttavia, la Francia si oppone all’apertura di una sede degli alleati a Tokyo. Emmanuel Macron, nonostante non abbia la piena approvazione del suo paese, ha sempre chiarito la posizione di Parigi: non tollerare di essere messa in secondo piano nel Pacifico, ambito da angloamericani e cinesi.
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Trump, Orban e la NATO: un triangolo dalle punte incerte
Dall’America, Donald Trump esprime l’intenzione di mettere in dubbio il principio della mutua difesa attuata dalla NATO a causa di uno scarso supporto degli stati membri. Nel caso in cui il repubblicano torni alla Casa Bianca, si teme che possa sospendere la coordinazione della consegna delle armi statunitensi come misura preventiva. La posizione dell’ex presidente sulla guerra non è ancora chiara, e non si sa quale sia la sua strategia per concludere il conflitto tra Russia e Ucraina in modo immediato. Forse Viktor Orban potrebbe saperlo? Le sue dichiarazioni hanno fatto tremare Bruxelles, costringendolo a precisare che erano opinioni personali, non quelle del presidente del Consiglio dell’Unione Europea. I fatti fanno pensare che nelle parole del ministro ungherese fossero nascoste le intenzioni di Trump per poter essere rieletto. I media hanno discusso molto riguardo alle conversazioni tra il leader russo e il ministro ungherese sul piano del Tycoon per la fine del conflitto con Kiev.
NATO a Washington: incontro al vertice tra speranze e timori
La riunione dei 32 stati membri della NATO a Washington è stata convocata per trattare e confermare il supporto all’Ucraina contro la Russia, alleata della Cina. A influenzare l’assemblea sono molte componenti che potrebbero avere un ruolo decisivo, tra cui la posizione del Presidente Usa Joe Biden nell’ipotesi che Trump torni al potere, e l’esito delle elezioni in Francia, con la posizione incerta di Orban. Nel frattempo, l’attuale Presidente degli Stati Uniti conferma la volontà di continuare alla Casa Bianca, nonostante le voci del partito e dei media che lo invitano a desistere alla luce delle evidenti condizioni psicofisiche emerse durante l’ultimo dibattito televisivo contro il contendente repubblicano.
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