I dazi di Donald Trump, oltre ad essere una promessa, ora diventano un’arma nelle mani del Tycoon, che vuole utilizzarli come una vera e propria minaccia nei confronti della Russia di Vladimir Putin. “Se non ci sarà a breve un accordo con l’Ucraina non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni“, ha infatti dichiarato oggi il miliardario sul suo profilo ufficiale sul social Truth. Le presunte sanzioni del neo presidente Usa farebbero riferimento a tutti i prodotti che la Russia esporta negli Stati Uniti e rischiano quindi di provocare un danno importante all’economia russa.
Proprio in questo senso, quindi, il Tycoon ha intenzione di fare pressioni sul titolare del Cremlino al fine di concludere entro il 2025 il conflitto contro Kiev, così da mantenere la promessa più volte ribadita nel corso della campagna elettorale. Al momento, Putin non ha risposto alle dichiarazioni del neo presidente e rimane quindi aperta la possibilità di un incontro tra i due leader per discutere delle sorti del conflitto.
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“Non sto cercando di danneggiare la Russia“, ha poi spiegato il titolare della Casa Bianca, mitigando in parte le sue dichiarazioni precedenti. Trump ha ricordato il grande passato che lega le due Nazioni e che ovviamente non vorrebbe rovinare aprendo una guerra commerciale. La minaccia di dazi e sanzioni, quindi, sembra quasi un tentativo di ricordare le sue promesse e di rilanciare la supremazia che al momento la sua posizione gli garantisce. Secondo il post del Tycoon, infatti, le nuove tasse colpirebbero anche le Nazioni partner di Mosca.
Trump: “Sto facendo un favore alla Russia“
“Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia ci ha aiutato a vincere la Seconda Guerra Mondiale perdendo quasi 60 milioni di vite“, ha sottolineato Trump nel suo social, sottolineando, inoltre, come sia necessario porre fine alla “montatura della sinistra” che vede Mosca come nemica degli Stati Uniti. Trump, quindi, ha cercato di giustificare la sua mossa sostenendo che al momento l’economia russa non può continuare a sostenere il conflitto contro Kiev e che, quindi, è necessario procedere immediatamente con un accordo.
“Chiudila ora e ferma questa ridicola guerra! Non farà che peggiorare“, ha continuato il Tycoon, volendo mettere in luce nuovamente come questo conflitto non avrebbe mai dovuto avere inizio e come, di conseguenza, non si sarebbe mai realizzato durante una sua presidenza. Non mancano, quindi, gli attacchi a Biden, nonostante ormai questo non ricopra più alcun ruolo nel governo Usa. “Portiamo questa guerra a una fine. Possiamo farlo nel modo facile o nel modo difficile e il modo facile è sempre quello migliore“, ha concluso il miliardario.
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