Negli ultimi giorni, Donald Trump ha acquistato una Tesla per supportare Elon Musk, uno dei suoi più fedeli sostenitori durante la campagna elettorale per le presidenziali Usa. Nonostante le diverse critiche che vedono protagonista il magnate statunitense, il capo di Stato degli Stati Uniti si dimostra sempre più vicino ad Elon Musk.
Non solo parole, ma anche fatti: il neoeletto leader si è fatto ritrarre di fronte alla Casa Bianca con una Tesla model S rosso fiammante, con Elon Musk al suo fianco. Che si tratti di un’astuta mossa di marketing per risollevare l’immagine di Tesla?
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Piena fiducia verso Elon Musk, le parole del presidente Trump
Donald Trump non ha risparmiato parole di elogio verso il magnate definendolo un patriota: “Ora viene trattato in maniera scorretta da un gruppo ristretto di persone“, ha sostenuto il presidente, sottolineando l’enorme successo dell’azienda e i benefici che garantisce al Paese. “Non c’è una squadra migliore“, ha poi aggiunto.
Il presidente statunitense si è dimostrato pronto a difendere Musk contro tutto e tutti, nonostante il tracollo economico che ha visto protagonista il colosso automobilistico. Sul suo social Truth, Donald Trump scrive: “I lunatici della sinistra radicale stanno cercando di boicottare illegalmente Tesla, una delle più grandi case automobilistiche del mondo, per attaccare e danneggiare Elon e tutto ciò che rappresenta.”
Un impero in crisi: il crollo di Tesla
Negli ultimi giorni, l’azienda automobilista, di cui Elon Musk è amministratore delegato, sta affrontando uno dei momenti più difficili della sua storia recente. Dalle ultime analisi di mercato è emerso un dato preoccupante per Tesla: l’azienda ha visto crollare il suo valore di mercato del 15%, il calo più rilevante dai tempi del Covid.
L’azienda automobilistica sta assistendo ad una drastica riduzione delle vendite sia in Cina, uno dei mercati di punta per l’azienda, sia nel mercato europeo. Una delle cause principali di questa crisi sembrerebbe legata in particolare alla figura di Elon Musk e alle sue posizioni politiche.
Il magnate non è più visto come un semplice imprenditore, ma come uno degli uomini chiave della ribalta della destra in Europa. In Germania, per esempio, le immatricolazioni sono diminuite drasticamente del 70% nei primi due mesi dell’anno, a causa del supporto che Musk ha garantito all’estrema destra nei mesi precedenti alle elezioni del 23 febbraio.
Inoltre, lunedì le borse mondiali hanno registrato un ulteriore crollo a causa delle conseguenze dei dazi imposti da Trump. L’incertezza sul futuro economico ha infatti spinto gli investitori a ridurre la loro partecipazione nei mercati, provocando perdite improvvise a numerosi titoli.
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