Tra smentite e conferme: l’incontro tra Musk e l’ambasciatore iraniano all’Onu c’è stato?

L'Iran nega categoricamente il colloquio attraverso il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei, ma un funzionario statunitense lo conferma, fornendone anche i dettagli

Redazione
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Ieri il New York Times aveva diffuso la notizia che Elon Musk, consigliere del neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump e prossimo responsabile dell’Efficienza governativa Usa, aveva incontrato nei giorni scorsi l’ambasciatore iraniano all’Onu Amir Saeid Iravani. L’incontro era finalizzato ad allentare le tensioni tra gli Usa e l’Iran.

Oggi però è arrivata la smentita da parte del portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baghaei, intervistato dall’agenzia di stampa statale Irna. Baghaei ha negato “categoricamente” l’incontro e ha espresso anche “sorpresa per la copertura dei media americani a questo proposito”. Un funzionario statunitense però conferma che il colloquio c’è effettivamente stato.

Il presunto incontro tra Musk e l’ambasciatore iraniano all’Onu

Il quotidiano statunitense, citando fonti anonime iraniane, ieri aveva riportato che Musk e Iravani si erano incontrati lunedì scorso in una località segreta di New York, con un colloquio di un’ora finalizzato a discutere su come allentare la tensione tra Iran e Stati Uniti. Le fonti iraniane lo avevano definito come “positivo” e come una “buona notizia”.

Elon Musk e l'ambasciatore iraniano all'Onu
Elon Musk e l’ambasciatore iraniano all’Onu

Il presunto incontro non era stato né confermato dalla squadra di transizione del presidente eletto, né dalle autorità iraniane. Secondo un funzionario della CNN nemmeno i funzionari dell’amministrazione Biden presso l’Onu erano stati informati del colloquio.

La conferma di un funzionario statunitense

Il colloquio è stato però confermato anche da un funzionario statunitense all’Associated Press, una fonte anonima presa come affidabile dai media statunitensi, che ha dichiarato che l’Iran ha cercato con successo un incontro con Musk e che l’incontro non ha avuto luogo presso la missione iraniana alle Nazioni Unite. Questo farebbe parte di una serie di misure del futuro presidente Usa, che salirà effettivamente in carica a partire dal prossimo 20 gennaio, volte ad allentare le tensioni internazionali tra Washington e Teheran. 

Il funzionario ha riferito di essere stato informato che il colloquio ha trattato di una varietà di argomenti, in particolare il programma nucleare iraniano, il suo sostegno ai gruppi anti israeliani in tutto il Medio Oriente e l’allentamento delle tensioni nelle relazioni con gli Stati Uniti. Ha dichiarato che nessuna delle due parti pare abbia preso decisioni immediate. Ma da quanto emerso, potrebbe essere solo uno di ulteriori colloqui ufficiali che Trump e gli altri membri del governo statunitense potrebbero intrattenere con le controparti iraniane. 

Il team di Trump non ha però confermato ufficialmente l’incontro, ma Karoline Leavitt, portavoce della transizione di Trump, ha affermato: “Il popolo americano ha rieletto il presidente Trump perché si fida di lui per guidare il nostro paese e ripristinare la pace attraverso la forza in tutto il mondo. Quando tornerà alla Casa Bianca, intraprenderà le azioni necessarie per fare proprio questo”. Nemmeno la missione iraniana presso l’Onu ha fatto dichiarazioni a riguardo.

I rapporti difficili tra Trump e l’Iran

Alcuni funzionari dell’intelligence statunitense hanno affermato che l’Iran si è opposto alla rielezione di Trump, poiché lo ritengono una pericolo che potrebbe aumentare la tensione tra Washington e Teheran. Durante la sua prima presidenza il tycoon aveva infatti annullato un accordo nucleare con l’Iran, aveva reimposto le sanzioni sul Paese e aveva ordinato l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani.

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha inoltre recentemente rivelato di un presunto piano di Teheran per uccidere Trump. Per questa questione era stato incriminato un uomo che aveva affermato di essere stato incaricato da un funzionario del governo iraniano di pianificare l’assassinio del repubblicano. Teheran aveva smentito il piano e la missione iraniana all’Onu ha dichiarato che “la Repubblica islamica dell’Iran ha da tempo dichiarato il suo impegno a perseguire l’assassinio del martire Soleimani attraverso vie legali e giudiziarie, nel pieno rispetto dei principi riconosciuti dal diritto internazionale”.

La Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha ripetutamente espresso il proprio disappunto nei confronti di Trump, mentre il nuovo presidente iraniano, Massud Pezeshkian, ha aperto ai colloqui con il tycoon per allentare le sanzioni internazionali.

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