“Austin Tice, giornalista Usa liberato a Damasco”, ma l’uomo nei video non è lui

I media arabi rilanciano la notizia: “Trovato vivo il reporter rapito nel 2012”. Ma la famiglia non conferma l'identità ed arriva la smentita. Si tratterebbe del cittadino statunitense Travis Timmerman, in carcere da 7 mesi. I nuovi leader siriani affermano che è in corso le ricerche di Austin Tice

Redazione
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas in cui sono coinvolti Libano, Siria e Iran è arrivata al giorno 433. Ma, in questo drammatico scenario, sembra sia stato liberato a Damasco Austin Tice, il giornalista americano che era stato rapito dalle forze del regime siriano nel 2012.

Questo è quanto era stato riportato dalla tv Al Jazeera, dall’emittente Al Arabya, insieme ad altri media arabi, citando un video in circolo sui social, diventato virale. Secondo il video, fonte primaria della notizia, che mostrerebbe il ritrovamento del giornalista americano, il reporter sarebbe stato individuato ad Al-Dhiabiyah, nella campagna di Damasco.

In verità, però, sempre sui social sono molti gli osservatori e i giornalisti che si esprimono fortemente dubbiosi sull’identità dell’uomo mostrato nelle immagini, tanto da affermare che potrebbe non trattarsi del reporter scomparso. Infatti, neanche la famiglia Tice avrebbe confermato le notizie circa il ritrovamento del giornalista in una prigione del regime siriano.

E’ un americano identificato come Travis Timmerman, difatti, l’uomo inizialmente scambiato per Tice, e ritrovato oggi in Siria. Stando a quanto emerge da una sua breve intervista rilasciata oggi ai giornalisti siriani nel luogo della sua detenzione, Timmerman sarebbe un turista, arrestato dal governo siriano nel maggio scorso e detenuto in una prigione fino a pochi giorni fa gestita dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani a Dhihabiye, vicino la capitale siriana. Il sedicente turista americano racconta di aver intrapreso agli inizi di quest’anno un viaggio in Europa per poi essersi recato in Libano, a Zahle, nella valle della Bekaa, e da lì avrebbe tentato di raggiungere Damasco, dove è stato arrestato.

Intanto, circolano vari video shock filmati in diverse città siriane che mostrano le esecuzioni sommarie condotte da uomini armati contro i presunti autori dei massacri di civili compiuti per conto del deposto regime di Bashar al Assad. Tra i video che più creano turbamento, emerge quello girato a Gerusalemme, dove un terrorista ha sparato contro un bus ferendo diverse persone. In questo attentato, ha perso la vita un ragazzino di 12 anni dopo essere stato trasportato in ospedale in condizioni critiche. Al contempo, in Siria il leader dei ribelli al Jolani afferma che non ci sarà amnistia per i torturatori dei detenuti.

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