Tesla, Musk ha nel mirino il costruttore tedesco Manz: ecco la mossa per rilanciarsi in Europa

Le vendite di Tesla in Europa stanno crollando. Per mettere un freno alla situazione Musk comprerà il costruttore tedesco Manz per rilanciare il colosso di macchine elettriche

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Elon Musk e la sua Tesla vogliono sempre di più espandersi. La casa automobilistica statunitense procederà all’acquisto di Manz, costruttore tedesco, e ci sarà un assorbimento di più di 300 dipendenti del sito di Reutlingen. Secondo le prime indiscrezioni, il prezzo dell’operazione non sarebbe stato reso noto.

Un nuovo tipo di binomio

Ad intervenire sulla riuscita dell’accordo serve ancora il via libera dell’ente regolatore tedesco. Secondo quanto comunicato, questo tipo di operazione “integrerà i progetti di automazione” e l’azienda Manz è stata scelta per la sua specializzazione nelle batterie per veicoli elettrici.

A dire il vero Tesla era già presente da anni in Germania con la gigafactory Berlino-Bradeburgo, nella cittadina di Grunheide. “Sarà il primo sito di produzione in Europa” promette l’azienda in un comunicato comparso sul proprio sito.

Tesla, l’operazione in risposta al calo di vendite in Europa

Secondo quanto emerso, l’operazione ha l’obiettivo di rilanciare la nota casa automobilistica in Europa, infatti all’inizio dell’anno sono arrivati risultati deludenti. Tesla ha venduto quasi il 50% in meno di veicoli nel Vecchio continente e la quota di mercato è precipitata all’1%. Il paese con il maggior calo delle vendite di Tesla è proprio la Germania con un crollo del 60%. Secondo il parere di alcuni analisti, dietro questi insoddisfacenti risultati ci sarebbe l’endorsement di Musk al partito Afd durante le ultime elezioni politiche tedesche.

Il crollo del colosso americano è avvenuto anche in altri paesi europei con Francia e Gran Bretagna in testa a questa particolare classifica. Per quanto riguarda le vendite nel territorio francese il calo è stato del 63% toccando il punto più basso dall’agosto del 2022. Mentre in terra inglese a contribuire alle difficoltà dell’azienda statunitense c’ha pensato la concorrenza di BYD, colosso cinese specializzato in auto elettrice.

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