Terremoto Birmania, oltre 1644 morti: nuova scossa di magnitudo 5.1, stop alle ricerche dei dispersi

Le due scosse hanno avuto una magnitudo di 4.2 e 5.1 e non è chiaro se abbiano causato oppure no un'aggravamento della situazione nel Paese. Preoccupano anche i nuovi raid aerei portati avanti dalla giunta militare che governa il Paese. Nei raid avrebbero perso la vita sette persone e altre sette sarebbero rimaste ferite

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A due giorni dal violento terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar, le notizie che giungono dall’isolato Paese del Sud Est asiatico non sono rincuoranti. Il bilancio, come si temeva, è cresciuto esponenzialmente, toccando le 1644 vittime. Il sisma ha scosso anche la Thailandia, dove sono state registrate 17 vittime e 32 feriti a Bangkok. Alle 10:20 ora locale, le tre del mattino in Italia, due nuove scosse hanno colpito la Birmania.

La prima ha avuto una magnitudo di 4.2 ed epicentro a Shwebo, a circa 70 chilometri a nord di Mandalay; la seconda ha invece toccato i 5.1 gradi di magnitudo, trascinando la popolazione birmana nuovamente nel caos e nella paura. Al momento non si hanno notizie di eventuali danni o nuovi crolli dovuti alle scosse di assestamento. Alle 9:30 italiane, poi, un nuovo terremoto di magnitudo 5.1 ha colpito la regione, causando un blocco improvviso delle ricerche dei dispersi e nuovi possibili danni agli edifici. L’Usgs non esclude la possibilità che nel prossimo futuro possano verificarsi nuove e preoccupanti episodi sismici.

Terremoto in Birmania
Terremoto in Birmania

Quello che giunge dalla Birmania è uno scenario sconvolgente e quasi distopico, che si anniderà nei ricordi dei sopravvissuti per il resto della loro vita. Il sisma avrebbe avuto una magnitudo 300 volte superiore a quella del sisma di Amatrice del 2016 e potrebbe aver provocato una catastrofe senza precedenti nel Paese. Ad aggravare la situazione, poi, la violenza della giunta militare che guida il Paese che starebbe continuando a lanciare attacchi contro i gruppi ribelli, come dichiarato dal Governo di Unità Nazionale, guidato dall’opposizione. Il bilancio degli attacchi aerei è di 7 morti e 7 feriti

Terremoto Birmania
Terremoto Birmania

Tra i ritrovamenti più brutali, quelli dei corpicini di 12 bambini in età pre-scolare, deceduti con il loro insegnante nella scuola materna in cui si trovavano. A Mandalay, tra i centri più colpiti dal sisma, è crollata anche un’antichissima pagoda, dove sarebbe morto un soldato e diversi feriti sarebbero stati estratti dalle macerie. Si stima che siano crollati circa 3mila edifici e secondo l’Usgs vi sarebbe un rischio del 35% che il numero dei morti sia compreso tra i 10mila e i 100mila.

L’emergenza dei bambini in Birmania

In Myanmar sarebbe in atto anche una catastrofe umanitaria. Secondo quanto si apprende vi sarebbero 6,7 milioni di bambini che vivono in un paese già provato da fame e guerra civile e che ora si trovano a dover fare i conti con le conseguenze di questo catastrofico terremoto. Le Ong e le organizzazioni umanitarie si stanno quindi mobilitando per avere un quadro chiaro della situazione e per intervenire in casi gravi di disagio.

Birmania, la vicinanza del governo italiano

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è espressa a nome del governo e del popolo italiano dichiarando la sua solidarietà e la sua vicinanza ai Paesi colpiti e soprattutto ai famigliari delle vittime che sono state uccise dal sisma. Una nota che si unisce a quella di decine di altre Nazioni, che si stanno stringendo intorno al dolore del Myanmar e della Thailandia, promettendo aiuti umanitari, nelle ricerche dei dispersi e nella ricostruzione.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha invece definito “sconvolgenti” le immagini che provengono dalla Birmania, sottolineando la necessità che “possa essere facilitato con ogni strumento possibile l’afflusso degli aiuti di emergenza, a sostegno delle squadre di soccorso e dei bisogni della popolazioni locali“.

A Mandalay 90 persone bloccate sotto le macerie di un edificio

Si stima che più di 90 persone siano rimaste intrappolate nel crollo di un edificio a Mandalay, come riportato dalla Croce Rossa. Si tratterebbe di un palazzo di 12 piani che non avrebbe resistito alla brutalità del terremoto e che è crollato su se stesso. A far ben sperare, il ritrovamento di una donna viva dopo oltre 30 ore sotto le macerie.

L’agenzia online Myanmar Now ha annunciato che l’aeroporto principale della capitale della Birmania, Naypyitaw, è stato chiuso a seguito del crollo della torre del controllo del traffico aereo, causata dalla scossa. Sembrerebbe che siano decedute anche sei persone, come riportano alcune fonti.

Secondo la Bbc, sarebbero milioni le persone che sono senza elettricità da quando ieri si è verificato il sisma. La Yangon Electricity Supply Corporation (YESC), ovvero la società che supervisiona la distribuzione di energia elettrica nel Paese, avrebbe spiegato che i cittadini avranno a disposizione solamente quattro ore di elettricità al giorno, a causa dei danni che sono stati provocati alle infrastrutture.

I dati sulla scossa in Birmania

Secondo quando riportato dall’istituto geosismico statunitense, Usgs, sembrerebbe che la scossa abbia avuto un epicentro a 16 chilometri a nord-ovest di Saigang, in Myanmar, ma che la sua potenza abbia fatto tremare anche la popolatissima Bangkok e varie città della Cina. La scossa si è verificata ieri alle 14:20 ora locale, ovvero le 7:20 in Italia. Un grattacielo in costruzione di 30 piani è crollato a Bangkok e, secondo fonti mediche locali, vi sarebbero un centinaio di operai dispersi. Il vicepremier thailandese ha confermato che almeno tre persone sono decedute a causa del crollo.

A Bangkok è stato dichiarato lo Stato di emergenza, mentre la giunta al potere in Myanmar ha dichiarato la situazione emergenziale in ben sei regioni, oltre ad aver lanciato un appello urgente alla comunità internazionale perché intervenga con aiuti umanitari. Nella capitale della Birmania, le strade sono state deformate dal movimento tellurico e pezzi di soffitto sono caduti dagli edifici, come dichiarato dai cronisti presenti. Lo Us Geological Survey ha dichiarato che “è probabile che si verifichino numerose vittime e danni ingenti e che il disastro sia molto diffuso“. Si teme infatti che possano esservi migliaia di vittime.

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Secondo gli esperti, i cittadini della Birmania sono particolarmente vulnerabili ai sisma a causa della carenza di infrastrutture, dell’inadeguatezza dei servizi sanitari e dello sviluppo incontrollato delle aree urbane. Le prime immagini che giungono dal Myanmar mostrano danni ingenti in un’area che è già fortemente provata da un conflitto tra le forze della giunta militare e i gruppi di resistenza. Un ospedale di Naypyidaw, la capitale del Myanmar, è stato dichiarato “area con molte vittime“, ma al momento non si avrebbe la certezza di quanti siano effettivamente i decessi.

Terremoto, la situazione in Thailandia

A poche ore di distanza da questa prima scossa, il Myanmar è tornato a tremare con una scossa di magnitudo 5.5 Anche in questo caso, la potenza della scossa si è fatta sentire anche in altre Nazioni. A Bangkok la popolazione è terrorizzata e si teme che a queste prime scosse possano farne seguito altre. Al momento i residenti della capitale thailandese sono corsi per strade, in preda allo spavento, mentre gli edifici tremavano e tutti gli uffici e i negozi sono stati fatti evacuare dalle autorità.

Terremoto in Myanmar, Cina e Thailandia
Terremoto in Myanmar, Cina e Thailandia

Le informazioni più dettagliate sul post terremoto stanno giungendo dalla Thailandia e dalla Cina. Sembrerebbe che il sisma sia stato avvertito in entrambi i territori capillarmente, in particolare a Bangkok per il territorio della Thailandia e nella regione dello Yunnan in Cina. Inoltre, secondo l’agenzia di stampa Xinhua il China Earthquake Networks Center (CENC) ha dichiarato che la scossa è stata di magnitudo 7-9.

La preoccupazione maggiore in riferimento a questo evento riguarda la città di Bangkok, che ospita 17 milioni di persone tra residenti e turisti. Al momento non sembrerebbe che il sisma abbia provocato gravi danni ma le autorità hanno comunque proceduto ad evacuare alcuni edifici in via precauzionale.

Inoltre, a seguito delle scosse, il primo ministro thailandese, Paetongtarn Shinawatra, ha dichiarato di aver interrotto una visita ufficiale nell’isola di Phuket per dare inizio ad una “riunione urgente” riguardante i territori colpiti dai sisma. Secondo quanto è stato affermato, poi, sembrerebbe che il terremoto abbia danneggiato alcuni edifici a Bangkok e che abbia costretto alla sospensione alcuni servizi di metropolitana in città.

Le preghiere di Papa Francesco

Profondamente addolorato per la perdita di vite e la diffusa devastazione causata dal terremoto nel sud-est asiatico“. Così il Santo Padre ha offerto le sue preghiere per le persone rimaste vittima e a tutti coloro rimasti colpiti dalla tragedia, predisponendo “l’assicurazione della sua vicinanza spirituale“. Il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha riportato nel telegramma trasmesso a nome del Pontefice alle autorità civili ed ecclesiastiche dei due Paesi, anche le preghiere rivolte al personale di emergenza affinché sia sostenuto nella cura dei feriti e degli sfollati.

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