Un drone yemenita del gruppo filo-iraniano Houthi è esploso nella città israeliana di Tel Aviv uccidendo una persona e ferendone diverse. Il gruppo ha rivendicato l’attacco sui social media, dicendo di averlo fatto per supportare la Palestina. Dichiarano inoltre che l’attacco non è l’unica azione militare che hanno intenzione di fare contro Israele.
Tel Aviv, l’esplosione del drone
Nella città israeliana di Tel Aviv è stata sentita un’esplosione proveniente dalla zona in cui si trova il consolato americano e altri siti diplomatici, in via Ben Yehuda, all’angolo con Shalom Aleichem. L’esplosione è stata udita in diverse città della regione, tra cui Rishon Lezion, Givat Shmuel, Holon, Ramat Gan e Givatayim. L’incidente è frutto dell’esplosione di un drone in aria. Polizia, vigili del fuoco e servizi di soccorso sono arrivati sul luogo e hanno riferito ai media israeliani che non è scoppiato alcun incendio. Il drone ha provocato la morte di un uomo e ha ferito altre persone.
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Ron Huldai, il sindaco di Tel Aviv ha dichiarato sui social la massima allerta dopo l’attacco con il drone: “Il Comune di Tel Aviv è in allerta alla luce del grave incidente causato da un drone, in cui una persona è rimasta uccisa e altre sono rimaste ferite. La guerra è ancora dura e dolorosa. Le forze dell’ordine sono arrivate rapidamente sul posto e siamo preparati a eventuali sviluppi. Invito il pubblico a obbedire alle istruzioni”.
Il portavoce militare ha riferito che l’aviazione israeliana aveva identificato il drone sulla città, ma “a causa di un errore umano” non lo ha intercettato. L’uomo ha detto che è “un brutto evento che non dovrebbe accadere e di cui l’Aeronautica Militare si assume la piena responsabilità, in quanto difensore dei cieli del Paese. Il drone ha colpito direttamente
un appartamento dopo essere entrato in città dal mare”.
Tel Aviv, il drone è del gruppo Houthi
Sulla piattaforma social X il portavoce militare dei militanti Houthi dello Yemen ha rivendicato l’attacco e ha dichiarato che presto il gruppo rivelerà i dettagli dell’operazione militare che ha avuto come obiettivo Tel Aviv. Un funzionario della Casa Bianca ha rivelato a Ynet che gli Stati Uniti sono a conoscenza dell’incidente e stanno seguendo gli sviluppi della vicenda.
L’emittente saudita Al Arabiya cita fonti che confermano la provenienza yemenita del gruppo Houthi del drone e aggiungono che i ribelli hanno lanciato anche un missile balistico e altri tre droni verso Israele. Questi però sarebbero stati abbattuti dalle forze statunitensi nella regione, mentre il quarto drone è riuscito a raggiungere Tel Aviv, dove è esploso in aria.
I ribelli yemeniti hanno detto che continueranno ad attaccare il Paese in segno di solidarietà ai palestinesi di Gaza. Il portavoce del gruppo ha dichiarato che Tel Aviv resta un obiettivo primario “nel raggio delle nostre armi”. Sempre il portavoce dei ribelli, Yahya Saree, ha affermato che “la forza aerea dei droni, nell’ambito delle forze armate yemenite, ha effettuato un’operazione militare di qualità, prendendo di mira uno degli obiettivi importanti nell’area occupata di Jaffa, conosciuta in Israele come Tel Aviv”. Da mesi gli Houthi attaccano le navi al largo delle coste dello Yemen, sempre per aiutare i palestinesi.
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