Teheran si fa beffe di Israele per l’attacco alla base militare: “Reazione moscia”

Nervi testi in Medio Oriente, dove Israele ha finalmente deciso di rispondere all'attacco iraniano, colpendo un obiettivo a sud di Teheran. Paradossalmente, la critica sollevata dalla capitale dell'Iran non è stata particolarmente iraconda come previsto, ma piuttosto scettica: "tutto qui?"

Redazione
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In un’escalation di tensione che ha scosso la regione del Medio Oriente, Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran nella notte dell’anniversario della Guida suprema Ali Khamenei, in risposta al precedente lancio di droni iraniani sul territorio israeliano.

Le esplosioni sono state segnalate nei pressi di Esfahan, a sud della capitale Teheran, dove è stata colpita una base aerea militare. Gli Stati Uniti hanno chiarito di non aver dato il loro benestare a Tel Aviv per eseguire l’attacco, con il Segretario di Stato, Antony Blinken, che ha ribadito che gli USA non sono coinvolti in alcuna operazione offensiva.

Ayatollah Khamenei, Iran
Ayatollah Khamenei, Iran

Raid in Iran: tanto fumo e niente arrosto

Israele ha preavvisato gli Stati Uniti dell’imminente raid, assicurando che non avrebbe colpito i siti nucleari. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che, fortunatamente, non ci sono stati danni alle strutture nucleari. L’attacco, definito “limitato“, ha visto l’abbattimento di tre droni sopra Esfahan. 

Tuttavia, Teheran ha successivamente minimizzato l’incidente, negando che l’attacco sia stato perpetrato da Israele e promettendo di non rispondere. Fonti iraniane suggeriscono che il raid potrebbe essere stato condotto con droni di piccole dimensioni, eventualmente da dentro il Paese, e che non ci siano state vittime o danni significativi.

Israele ha risposto con il freno a mano tirato?

Il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha accusato i media filo-israeliani di tentare di esagerare la questione. Tuttavia, ha ammonito che l’Iran è pronto a rispondere duramente se Israele dovesse commettere nuovi atti ostili. Il blitz dei droni israeliani ha sorpreso i ministri degli Esteri riuniti nel G7 di Capri, che hanno formulato un appello affinché tutte le parti coinvolte contribuiscano agli sforzi per disinnescare la situazione.

Il Ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha definito la risposta israeliana come “insufficiente e moscia“, sottolineando che il precedebte l’attacco iraniano contro Israele meritava una reazione più decisa. Tuttavia, la percezione dell’opinione pubblica internazionale è che Israele abbia rispettato le sollecitazioni internazionali per evitare un’ulteriore escalation delle tensioni.

Antonio Tajani
Ministro degli Esteri, Antonio Tajani

Per quanto riguarda la sicurezza degli italiani in Iran, il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha rassicurato che tutti i connazionali presenti nel Paese sono al sicuro. La situazione rimane estremamente delicata, con l’attenzione della comunità internazionale focalizzata sulla necessità di evitare ulteriori azioni che possano portare a una pericolosa escalation nel già teso scenario del Medio Oriente.

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